Possiamo dire che ce l’hanno fatta. Almeno per ora ce l’hanno fatta, e quest’ultima precisazione non intende ridimensionare la portata del risultato ottenuto.
La normalizzazione del sistema, cosa diversa da una sua effettiva ripresa, conduce a un ritorno ai nastri di partenza del pensiero e della pratica economica.
Due recenti fatti secondari e apparentemente distanti dovrebbero ulteriormente illuminare il senso di marcia degli attuali processi politico-economici e in qualche misura preoccuparci.
Sulle colonne de Il Sole 24 Ore l'economista di impronta keynesiana Pierluigi Ciocca ha lanciato il sasso (i bassi investimenti) nello stagno (la bassa crescita).
In queste ultime settimane si è tornati a parlare di Europa con una certa enfasi come reazione allo schiaffo di Brexit e in relazione al tentativo di rilanciare il processo di unificazione continen
Il debito pubblico italiano preoccupa nuovamente, in coincidenza con il rialzo dello spread che in queste ultime settimane è tornato ai livelli del 2014.