Oltre il Blocco anticapitalista

Mon, 04/01/2016 - 17:26
di
Blocco anticapitalista versiliese

Una attenta riflessione che dura da parecchi mesi ci ha portato a prendere la decisione di superare il Blocco Anticapitalista Versiliese.
Ogni stagione inizia, si sviluppa e poi termina. Non si tratta, tuttavia, della fine di un esperimento politico bensì del passaggio ad un livello più alto della sperimentazione sociale e politica. Nessun disimpegno o resa. Anzi la scelta, piuttosto, consapevole vista la nuova fase politica, ma potremmo dire anche storica, di finalizzare al meglio le nostre energie rivoluzionarie.
Il Blocco Anticapitalista Veriliese nasce nell’estate 2013 dal collettivo locale di Sinistra Critica dopo lo scioglimento nazionale di Sinistra Critica. Aderisce al network communia e partecipa ai movimenti sociali cercando di far incontrare sociale e politica. In continuità con la migliore esperienza internazionalista, ecologista, femminista, marxista e libertaria ci siamo calati sul difficile territorio viareggino e versiliese vivendo le contraddizioni di una fase di scomposizione sociale e di sconfitta politica che ha radici profonde e che non analizzeremo in questo documento. La fine del movimento operaio tradizionale ci aveva posto in un’ottica di sperimentazione a 360° intervenendo in situazioni molto diverse tra loro. Da questa sperimentazione dinamica e dialettica abbiamo tratto le conclusioni per dei nuovi passaggi che non ci svincolano dall’agire collettivo ma ce lo faranno fare in una dimensione plurale.
In questi anni grazie, anche, al nostro umile contributo sono maturate esperienza culturali, sociali e politiche più ampie dentro alle quali abbiamo investito e investiremo le nostre energie con spirito unitario cercando di superare ogni piccola parrocchia, singolare bottega o orticello che dir si voglia.
Non useremo più la sigla Blocco Anticapitalista Versiliese perché non serve un piccolo collettivo nonostante le sue valide ragioni, serve allargare per costruire strutture più ampie che favoriscano la partecipazione. Per questo continueremo il nostro impegno culturale e artistico nell’Officina “Dada Boom”, il nostro impegno sociale nel Cantiere Sociale, il nostro impegno politico in Repubblica Viareggina per i beni comuni e la nostra elaborazione teorica all’interno del Communia Network. Cercando di intendere questi nostri impegni non come momenti separati ma come un processo continuo di unità, crescita e ricomposizione.
Quindi il superamento del Blocco Anticapitalista Versiliese non si tratta di una fine ma di un nuovo inizio, di una sperimentazione portata su più livelli. Dalle pratiche di autogestone, autorganizzazione, conflitto sociale vogliamo far nascere una nuova teoria di trasformazione dell’esistente che non scenda a compromessi con chi nega la necessità di rivoluzionare il mondo.
Firmeremo i nostri comunicati come Communia Versilia.