Il discorso di Marielle

Sat, 31/03/2018 - 10:28
di
mariellefranco.com*

Traduciamo e pubblichiamo il discorso di Marielle nella votazione per il Piano Municipale per l’Istruzione 2018.

Il 27 marzo era prevista la votazione del Piano Municipale dell’Istruzione da parte del governo comunale di Rio de Janeiro. Il piano stabilirà le linee guida e le priorità nel settore dell’istruzione a Rio per i prossimi 10 anni.
Il discorso di Marielle era già pronto al momento del suo omicidio e il suo gruppo ha reso disponibile il testo. Il compagno Tarcisio Motta ha letto il testo durante la votazione in plenaria.
In Brasile l’istruzione sta vivendo una sorta di boicottaggio da parte di un’ideologia di intolleranza e mancanza di rispetto, soprattutto per quanto riguarda l’uguaglianza di genere. A Rio questo processo non è diverso. Si sta cercando di eliminare la parola “genere” dal Piano affinché nelle scuole non ci sia dibattito sull’uguaglianza tra uomini e donne, bambini e bambine.

Diffondi il discorso di Marielle affinché la sua voce non venga messa a tacere.

“Buona sera a tutte e tutti,
Il Brasile è il quinto paese al mondo che uccide più donne.
I numeri sono terrificanti: nel 2016 si è verificata almeno una violenza contro una donna ogni 5 ore nel solo Stato di Rio de Janeiro.
Sappiamo però che questi numeri sono solo una parte delle donne che sono riuscite in qualche modo a trovare aiuto e denunciare.

Io vi chiedo: continueremo a rifiutarci di parlare di uguaglianza di genere? Fino a quando?
La discussione sulla nostra uguaglianza è urgente a livello mondiale, in Brasile e nel comune di Rio! Affrontare questa discussione significa impegnarsi per la democrazia e il miglioramento della civiltà.

Parlare di uguaglianza tra donne e uomini, bambine e bambini, significa parlare della vita di quelle donne che non possono difendersi dalla violenza. E queste sono molte di più delle 50.377 registrate qui a Rio nel 2016.

A differenza di quello che si dice o, peggio, di quello che ci si abitua a vedere negli organi legislativi come questo, noi non siamo minoranza. Siamo la maggioranza della popolazione anche se continuiamo a essere poco rappresentate in politica.
Anche se percepiamo salari inferiori, ricopriamo incarichi più bassi, affrontiamo una giornata di lavoro tripla, siamo soggiogate per quello che indossiamo, veniamo violentate sessualmente, fisicamente e psicologicamente, siamo uccise quotidianamente dai nostri partner, noi non resteremo zitte: le nostre vite hanno importanza!

Secondo i dati dell’IPEA del 2016, in Brasile le donne nere non arrivano a guadagnare neanche il 40% di quello che guadagnano gli uomini bianchi. E siamo noi donne nere che soffriamo maggiormente la violenza quotidiana.
Chi pensa che questo sia normale è colui che non ha sofferto sul proprio corpo machismo e razzismo strutturali. Chi pensa che questo non valga la pena di essere discusso nel nostro sistema d’istruzione è colui che gode i benefici delle disuguaglianze.
Per questo voglio che venga scritto che questo organo legislativo, cancellando i termini “genere”, “sessualità” e “generazione”, rafforza la persistenza delle disuguaglianze e delle violenze di diverso tipo.

Oggi discutiamo del principale piano per lo sviluppo sociale della nostra città: il Piano Municipale per l’Istruzione. Questo piano merita da parte nostra impegno e responsabilità.
Il termine “genere” è stato utilizzato come categoria analitica fin dagli anni 70 con l’obiettivo di mettere in luce le disuguaglianze tra uomini e donne. Tanto al momento della sua origine quanto nel suo uso in dibattiti contemporanei sul superamento delle disuguaglianze, parlare di “genere” ha l’obiettivo di prestare la dovuta attenzione e criticare le discriminazioni subite dalle donne, e tentare di trovare i mezzi affinché tutte e tutti possiamo affrontare insieme questo problema.

Da quando parlare di un sistema di oppressione che genera tante morti equivale a parlare di indottrinamento?
Vi proclamate tanto a favore della vita, quindi dovreste essere a favore dell’uguaglianza di genere. E questa uguaglianza si promuove solo attraverso un’istruzione consapevole e il dibattito con i bambini affinché diventino adulti migliori.
Per questo in quanto parlamentari responsabili verso le cittadine e i cittadini di questa città, dobbiamo difendere il dibattito nell’istruzione!

Se è dalla scuola che trae origine lo spazio pubblico che vogliamo, allora è indispensabile che si parli di uguaglianza di genere! Che si parli di sessualità, di rispetto, di laicità, di razzismo, di fobia verso i soggetti LGBT, di machismo. Parlare di questi temi equivale a impegnarsi con la vita nelle sue molteplici manifestazioni. Ed è anche impegnarsi a combattere la violenza e le disuguaglianze!

È più che mai urgente che questo organo non rimanga zitto a proposito di quelle vite che vengono spente giorno dopo giorno in questa città.
Parlare dell’uguaglianza di genere equivale a difendere la vita!

Marielle vive!

*Fonte articolo: https://www.mariellefranco.com.br/blog/discurso-de-marielle-na-votacao-d...
Traduzione a cura di Cesare Di Feliciantonio