Brasile: vogliamo Jean Wyllys vivo!

Sat, 02/02/2019 - 20:19
di
Appello Internazionale*

Jean Wyllys è stato deputato gay del PSOL – il primo dichiaratamente omosessuale e orgoglioso difensore dei diritti LGBTIQ nel Congresso Nazionale – ed ha lasciato il suo lavoro e anche il paese questa settimana, come conseguenza delle minacce di morte ricevute. Sappiamo quanto sia importante schierarsi in sua difesa in questo momento. Finora, Jean è stato l'obiettivo di un flusso di fake news provenienti da un gruppo di estrema destra che cerca di legare il suo esilio ad un presunto coinvolgimento nel tentato omicidio del Presidente Jair Bolsonaro, avvenuto nel settembre dello scorso anno.

Vista la situazione estremamente urgente, gli attivisti brasiliani vorrebbero poter contare sul vostro supporto. Abbiamo già raccolto un ampio supporto nazionale (più di 230 firme tra individui e organizzazioni) e ora stiamo cercando adesioni di partiti, Ong, movimenti, organizzazioni, intellettuali, leader e figure pubbliche di altri paesi. Se potete inviare supporto da parte del vostro partito, movimento, leader e organizzazione il prima possibile, sarebbe molto importante.

La solidarietà internazionale è stata molto importante nel far pressione alle autorità ad agire nel caso dell'omicidio di Marielle Franco, e ora anche le minacce contro Jean devono essere prese seriamente in considerazione.

Manifesto

Abbiamo ricevuto, con estrema tristezza, la decisione di Jean Wyllys di lasciare il paese e il suo mandato di Deputato Federale. Di fronte al fallimento dello Stato brasiliano nel garantire sicurezza e protezione a Wyllys, questa misura radicale è una consequenza delle numerose minacce ricevute e di una cultura violenta, che disprezza le vite dei e delle brasiliani LBGTI.

Il Brasile è il paese dove la maggior parte delle persone LGBTI muore per crimini d'odio, si fa la caccia alle persone nere e dove il numero degli omicidi delle donne cis e trans ha raggiunto cifre record. In questi primi giorni del 2019, abbiamo pianto per l'omicidio di Quelly da Silva, un travestito ucciso con crudeltà estrema. Un altro ragazzo, anch'esso travestito, è stato drogato e ha perso 8 denti. Una donna lesbica è stata uccisa e poi stuprata, mentre stava lavorando. La situazione è terrificante.

Il nostro è uno dei paesi del mondo dove vengono più duramente perseguitati i difensori dei diritti umani. La decisione di Jean Wyllys, in difesa della propria vita, è comprensibile e ha la nostra ampia solidarietà. È un segno che la democrazia in Brasile è a rischio e che tale violenza ha superato tutti i livelli che avrebbero potuto essere tollerati.

Rigettiamo la posizione dei rappresentanti della Giustizia, del potere legislativo ed esecutivo. Stanno sottovalutando e minimizzando la gravità della situazione di Jean Wyllys. Hanno scherzosamente segnalato la loro approvazione nei confronti dei perpetratori di questi crimini. Tale attitudine non fa altro che amplificare le persecuzioni sulle persone LGBTI, sulle donne, le persone nere e sui difensori dei diritti umani.

Ci schieriamo al fianco di Jean Wyllys e lo vogliamo vivo.

E' in gioco la democrazia in Brasile.

Abbiamo bisogno di dimostrare solidarietà totale a tutti coloro che resistono e che difendono i Diritti Umani.

Qui trovate il manifesto in inglese dove potete aggiungere direttamente le firme. Potete trovarlo anche in portoghese.

Prime sottoscrizioni all'appello:
Professor Gilbert Achcar, University of London SOAS
David Alderson, Direttore del Centre for Inter-Disciplinary Research in Arts and Languages (CIDRAL) School of Arts, Languages and Cultures, University of Manchester
Olivier Besancenot, portavoce nazionale del NPA Francia
Terry Conway, Islington North Labour Party LGBT officer
Peter Drucker, collaboratore dell'International Institute for Research and Education, Amsterdam
Penelope Duggan, redattrice di International Viewpoint, Fellow, International Institute for Research and Education, Amsterdam
María Fernanda Arellanes Arellanes, Partido Revolucionario de las y los Trabajadores (PRT)
Adriano Campos - Dirigente nazionale del Bloco de Esquerda (Portogallo)
Valéria Costa Pacheco
Enrique Duarte miembro PRT, Messico
Samuel R. Friedman , AIDS researcher
Adam Hanieh, SOAS, University of London
Dr Sai Englert, SOAS, University of London
A. Fernández Gómez- Stato Spagnolo
Jonathan Fryer
Paul Le Blanc, Professor of History, La Roche College, (USA)
Alicia Mendoza Guerra PRT, Messico
Dr. Paul Mepschen, Political Sociology/Sociology of gender and sexuality, University of Amsterdam.
Christine Poupin, portavoce nazionale del NPA, Francia
Philippe Poutou , portavoce nazionale del NPA, Francia
Rahul Rao, SOAS University of London
Fco. Rafael Trujano Fermoso
Rina Ronja Kari, MEP, The People’s movement against the EU (DK)
Pierre Rousset, Europe solidaire sans frontières (ESSF), Francia
Soren Sondergaard, MP, The Red-Green Alliance (DK)
Jan Willem Stutje, storico e lavoratore dell'nternational Institute of Social History (Amsterdam) a dell'University of Ghent; collaboratore dell'International Institute for Research and Education (Amsterdam)
Eric Toussaint, portavoce del CADTM International, membro dell'International Council of the World Social Forum
Eleni Varikas, Professore Emerito di Political Science and Gender Studies . University of Vincennes Saint-Denis / National Centre of Scientific Research, CRESPPA (Francia)
A Coletiva (Coletivo Feminista), Portogallo
Colectivo Feminista Socialista Voces de Lilith, Messico
Democracia Socialista, Argentina

*Fonte articolo: http://internationalviewpoint.org/spip.php?article5919
Traduzione a cura di Federica Maiucci.
Foto: Mídia NINJA from Brasil [CC BY-SA 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], via Wikimedia Commons