"Meid in Itali" mostra artistica a Carrara

Tue, 23/12/2014 - 14:59

"MEID IN ITALI" è una mostra a cura di Maila Buglioni che nasce dal contesto dell'alluvione che ha colpito Carrara lo scorso 5 novembre. Inaugurata venerdì 19 dicembre in via Santa Maria a Carrara ha già visto numerosi visitatori. Hanno contribuito alla realizzazione della mostra diversi soggetti artistici - Il Collettivo Reflex con la statua dedicata “Ai Fangaiol”, rivisitazione dell'opera “Ai buscaiol” di Vatteroni (Marina di Carrara 1908 - 1993), ha di fatto creato un simbolo di quell'alluvione. Matteo Dentoni, ha realizzato una mostra di scatti fotografici che colgono l'istante di un gesto o di uno sguardo delle persone alluvionate. L'Officina Dada Boom di Viareggio ha ideato una video installazione. Gli artisti di Officina, Giacomo Verde e Alessandro Giannetti, hanno elaborato un'istallazione con videoproiezione riflettendo sull'attuale situazione - politica, economica, culturale e geografica – che affligge l'Italia. Tutto questo partendo dal testo tratto dall'articolo di Pier Paolo Pasolini “Cos'è questo golpe? Lo so” pubblicato nel 1974 sul corriere della sera. Un grosso stivale infangato e due “isolate”scarpe sporche alludendo alla forma geografica della nostra nazione, fanno da contorno a frammenti di testo di Pasolini proiettati sul muro evidenziandone alcune parole. Lemmi che, se letti consecutivamente, generano nuove frasi che ribaltano il senso di “impotenza” dello scritto originale, lo attualizzano rinforzandone la carica di denuncia politica e poetica. Lo spettatore, ammirando quest'opera, è portato a riflettere sulle trame vecchie e nuove di un potere lontano dalle istanze della gente. Officina “Dada Boom” con la seguente punta il dito, come già fece Paolini, contro lo stato e i suoi continui abusi.
MEID IN ITALI, nel suo insieme, sottolinea la decadenza che il nostro paese sta vivendo da alcune generazioni e che sembra essersi accentuato con i tempi della crisi. Le bellezze dell'Italia sono offuscate dalle perverse logiche di profitto che generano quotidianamente scandali, disastri o calamità. Il maccheronico titolo gioca ironicamente sulla fine del “Made in Italy” ma soprattutto sui costi che certe cattive scelte politiche fanno ricadere sulle popolazioni. Questa mostra nasce nel fermento sociale e politico che ha vissuto la città di Carrara da quando è nata l'assemblea permanente.