A Pescara contro i debiti illegittimi

Mon, 22/01/2018 - 12:37
di
Marco Bersani*

Il debito pubblico italiano ha toccato a fine 2017 il suo massimo storico, raggiungendo il 132,6% in rapporto al Pil, e collocando il nostro Paese al quinto posto planetario dopo Giappone (239,2%), Grecia (181,3%), Libano (143,4%) e Capo Verde (133,8%).

Un debito gigantesco, rispetto al quale la campagna elettorale avviata da quasi tutte le forze politiche assume i contorni del paradosso: mentre nessuna ha la benché minima intenzione di metterlo in discussione, così come di ridiscutere i vincoli finanziari europei imposti da Maastricht in poi, tutte si sbracciano in promesse tanto fantasmagoriche quanto destinate all’evaporazione il giorno dopo le elezioni.

Perché delle due l’una: o si mette in discussione la gabbia del debito, costruita artificialmente per permettere la prosecuzione dell’espropriazione di diritti sociali, beni comuni, servizi pubblici e democrazia, o si mantiene il campo di gioco prefissato dai «mercati» e ogni promessa è semplicemente destinata a restare tale.

Allora forse è necessario chiedere a chi si candida al governo del Paese di provare a dare una risposta ad alcune semplici domande basate su dati concreti:

- Se, pur avendo chiuso il bilancio dello Stato in attivo 27 volte negli ultimi 28 anni (unica eccezione il 2009), il paese è sempre più indebitato, c’è qualcosa di illegittimo nel meccanismo del debito?
- Se l’indebitamento è determinato dal pagamento degli interessi (per saldare i quali, lo Stato s’indebita in un circolo vizioso senza fine), è normale accettare di aver finora pagato 3.500 miliardi di interessi per un debito di 2.250 miliardi, che rimane tale?
- Se chi ha pagato le tasse, negli ultimi venti anni ha dato allo Stato 700 miliardi in più di quello che ha ricevuto sotto forma di beni e servizi, si può continuare a pensare che tutto sia oggettivo e non frutto di una trappola ideologica artificialmente costruita?
- Se i Comuni nel periodo 2010-2016 hanno aumentato le imposte locali di 7,8 miliardi e nello stesso tempo le loro risorse complessive si sono ridotte di 5,8 miliardi, c’è qualcosa da sistemare nella finanza locale?
- Se nel 1992 in Italia il controllo pubblico sulle banche era il 74,5% ed oggi è lo zero, c’è un terreno finanziario strutturale su cui occorre mettere mano, se si vuole tornare a pensare all’interesse generale e non a quello degli azionisti in Borsa?

Sono alcune delle domande che non sentirete mai pronunciare in un talk show o in una tribuna elettorale. Perché la loro formulazione obbligherebbe a discutere di modello economico e sociale, a disegnare un’altra idea di società, a prefigurare la priorità dell’interesse generale su quello privatistico e della dignità della vita sui profitti finanziari.

Ma sono le domande che hanno mosso la nascita di Cadtm Italia (Comitato per l’abolizione dei debiti illegittimi) che, sabato 27 gennaio a Pescara, promuoverà il seminario internazionale “La questione del debito globale”, per lanciare da lì l’avvio di una campagna nazionale contro la trappola del debito pubblico e per l’avvio di una Commissione di indagine indipendente (audit) sul debito pubblico italiano (con mons. Tommaso Valentinetti, Chiara Filoni, Eric Toussaint, Fathi Chamkhi, Leonardo Becchetti, Massimo Pallottino, Cristina Quintavalla, Marco Bersani, Francesco Gesualdi, Danilo Corradi).

Uno spazio aperto a tutti quelli che non hanno rinunciato a cambiare il mondo e a mettere finalmente la vita prima del debito, il futuro di tutti prima dell’indice di Borsa di qualcuno, la democrazia prima dei mercati.

* Fonte Articolo: https://ilmanifesto.it/a-pescara-contro-i-debiti-illegittimi/
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La questione del debito globale

Convegno internazionale PESCARA – Sabato 27 gennaio 2018- TEATRO SANT’ANDREA - P.zza Sant’Andrea, 7, ore 9,30/18,00

Saluti di mons. Tommaso Valentinetti (arcivescovo di Pescara-Penne e Cadtm Italia)

Ore 10-13 : ESPERIENZE INTERNAZIONALI DI AUDIT

Moderatrice : CHIARA FILONI (CADTM ITALIA-BELGIO)

ERIC TOUSSAINT (portavoce CADTM Internazionale) DALL’EQUADOR ALLA GRECIA : IL RISCHIO DEL DEBITO MONDIALE

FATHI CHAMKHI (Deputato tunisino all’Assemblea dei Rappresentanti del popolo, membro CADTM/ATTAC Tunisia), DALLE RIVOLUZIONI ARABE ALL’INSICUREZZA FINANZIARIA

LEONARDO BECCHETTI (Università di Roma di Tor Vergata) FINANZA, SOVRANA DELLE REGOLE DEMOCRATICHE

MASSIMO PALLOTTINO (Caritas Italiana) DEBITO, GIUSTIZIA, ECONOMIA E SVILUPPO UMANO

CRISTINA QUINTAVALLA (CADTM Italia e Commissione audit del debito di Parma)LA DEBITOCRAZIA GLOCALE

Dibattito pubblico e anticipazione lavori pomeridiani

Buffet

Ore 14-18 : IPOTESI PER UN AUDIT DEL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

MODERATORE : MARCO BERSANI (ATTAC ITALIA)

FRANCESCO GESUALDI (CENTRO NUOVO MODELLO DI SVILUPPO)

DANILO CORRADI (CADTM ITALIA)

DIBATTITO E CONCLUSIONI

Obiettivo di fondo : Ampliare le conoscenze sulla condizione internazionale del debito e porre le basi sull’AUDIT DEL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

Per informazioni, iscrizioni, accoglienza diffusa (gratuita) e logistica prendere contatti con Francesca Delfino francesca.delfino21@gmail.com e Antonio De Lellis adelellis@clio.it

Buffet : si svolgerà nei locali del Teatro ed avrà un costo di 5 €

Programma completo: http://www.cadtm.org/La-questione-del-debito-globale