Quale giustizia senza lavoratori

Tue, 25/02/2014 - 13:53
di
Vito Milani

Non si ferma la protesta dei precari della Giustizia. Il Coordinamento dei Precari dei Tribunali e degli Uffici Giudiziari d’Italia non molla e sta organizzando una sensibilizzazione territoriale che tenga alta l’attenzione mediatica e collettiva su un tema che non ha trovato ancora degne risposte. L’Upg non a caso ha scritto una lettera aperta alla cittadinanza e alla politica per rimarcare una serie di paletti legati a diritti e dignità professionale:

“Caro cittadino, la Giustizia è nel caos, il collasso è dietro l’angolo. Il pericolo delle sanzioni della Comunità Europea per la lentezza dei processi e per il gravoso arretrato giudiziario si materializzerà tra qualche mese. Eppure i magistrati italiani sono i più produttivi in Europa, ciò che difetta è lo stato in cui opera il personale amministrativo degli Uffici Giudiziari da anni senza alcuna riqualificazione e costretti a lavorare oltre le proprie forze per la cronica carenza d’organico. E, come se non bastasse, circa 3.000 tirocinanti formati direttamente dal Ministero della Giustizia, proprio per garantire il supporto ai dipendenti, restano a casa ingiustamente. Già, perché nonostante nella legge di stabilità per il 2014 (l. 147/2013, art. 1 comma 344) siano state stanziate risorse pubbliche, anche se insufficienti a garantire l’impiego dei precari per l’intero anno, tutto è ancora fermo, con grave pregiudizio per l’efficienza del comparto messo ormai in ginocchio. L’Unione Precari della Giustizia, comitato spontaneo dei tirocinanti di tutta Italia - prosegue la missiva - dice basta a tale inGiustizia. Gli Uffici Giudiziari invocano a gran voce la dovuta attenzione al personale interno altamente qualificato ed una rapida attuazione della previsione normativa appena richiamata, consentendo, così, a “3000 precari” di svolgere il perfezionamento del tirocinio. Il 25 febbraio “I lavoratori al centro della crisi della giustizia in Italia” lanciano presidi in tutta Italia dicono no a quanto accade ormai da anni negli uffici giudiziari Personale amministrativo abbandonato e 3000 precari della giustizia dimenticati. QUALE GIUSTIZIA SENZA I LAVORATORI”.

Molti saranno i presidi e le assemblee in tutta Italia: davanti le corti d'appello e le Prefetture Proprio a Roma, sotto i palazzi del potere, come spiega uno dei responsabili dell’Upg, Daniele De Angelis, “il prossimo 25 febbraio terremo una pubblica assemblea, presso Piazza Cairoli di fronte al Ministero della Giustizia dalle ore 10,00 alle ore 13,00”. Questo l’oggetto della discussione: Precari della Giustizia, in un Ministero in cui diviene sempre più necessaria una politica attenta al dipendente; il problema della Giustizia in Italia si risolve anche e soprattutto attraverso il rispetto dei diritti del lavoratore, interno e non. “Riteniamo - chiosa De Angelis - l'incontro un importante momento di confronto e per questo, invitiamo tutti a partecipare e dare un prezioso contributo”.
Anche nella giustizia ci sono due pesi e due misure. I processi a difesa dei diritti dei lavoratori hanno ormai tempi biblici. La moritificazione del personale amministrativo degli uffici giudiziari ne è la riprova. Invece quando si tratta di reprimere e limitare le voci contro corrente compare una inaspettata efficacia.