Livorno, gli operai Trw occupano Confindustria

Sat, 18/10/2014 - 15:47
di
Rivolta il Debito - Livorno

…."verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte.".
Sostegno e solidarietà ai lavoratori e lavoratrici della TRW

Ieri abbiamo visto la giusta rabbia dei lavoratori e lavoratrici della Trw di fronte all'annunciato licenziamento in tronco di tutto lo stabilimento (ma non era l'Italia il paese in cui era impossibile licenziare?).
Rabbia che ha portato all'occupazione dei locali dell'Associazione Industriali, dove "lor Signori" si erano riuniti per discutere del destino di chi ha lavorato, ha prodotto, ha sudato per anni e che non era stato nemmeno invitato.

Ma come al ballo mascherato di De André , chi non è stato invitato si è presentato ha urlato e poi ha urlato ancora più forte, e non solo urlato!
Direttamente senza mediazioni sindacali, di quei sindacati che negli anni hanno saputo produrre solo vuote promesse e illusioni, come in precedenza era accaduto con i lavoratori Delphi e delle altre aziende chiuse o ridimensionate., i lavoratori e le lavoratrici hanno preteso che si riaprisse la trattativa. Hanno affermato con forza che non era possibile che il loro futuro fosse deciso da una comunicazione aziendale.

Intorno a loro il sostegno di altri lavoratori, della sinistra sociale della città consapevole della posta in gioco in un territorio caratterizzato da una situazione sociale e occupazionale sempre più drammatica.

Ora comincia la fase più difficile; la trattativa è riaperta, ma la multinazionale ha già deciso la chiusura, probabilmente rinviata solo di pochi mesi. Come affrontare questa situazione senza disperdere la giusta rabbia e delegare ancora una volta la gestione del problema a strutture sindacali e istituzioni pronte al compromesso?
Un confronto così duro si può vincere solo se si allarga il conflitto e si creano alleanze, se i lavoratori e le lavoratrici prendono in mano le trattative e i confronti che si sono aperti non delegando a nessuno il compito di rappresentarli. e contemporaneamente cercano di unirsi alle altre situazioni di crisi in città sia occupazionali che sociali, per non disperdere la solidarietà che si è sentita in queste ore in città.

Invece i soggetti sociali, politici e sindacali non svenduti ora hanno il compito di favorire con ogni mezzo a loro disposizione questo percorso.

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