Refugees Welcome - Roma accoglie tutti Serata a sostegno dei migranti transitanti a Roma

Tue, 15/09/2015 - 18:29
di
Communia Roma

Il coordinamento dei volontari del Baobab e Communia invitano a una serata a sostegno dei transitanti a Roma per raccogliere fondi per le attività dei volontari e delle volontarie del Baobab

Programma:
* Ore 18:30 - Proiezione del film-documentario "La nave dolce".
Sarà presente il regista Daniele Vicari. A seguire dibattito
* Ore 21 - Don Pasta - Cooking Dj Set
* Ore 23 - The Rebel (DJ's Choice) - Dj Set

- Cena con menù eritreo con sottoscrizione di 10€ per coprire le spese necessarie a sostenere le attività di accoglienza per i transitanti del Centro Baobab.

Siete invitati a portare beni di prima necessità non deperibili come pelati/salsa di pomodori, legumi in scatola, tonno in scatola, succhi di frutta, carta igienica, bicchieri di plastica, forchette di plastica, cucchiai di plastica, sapone liquido.
La lista completa di beni richiesti dal Centro la trovate sulla pagina Amici del Baobab.

Giovedì 17 settembre a Communia
via dello Scalo San Lorenzo 33

Evento facebook
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Chi sono le volontarie e i volontari del Baobab

Il coordinamento delle volontarie e dei volontari del Baobab nasce dall’incontro di cittadine e cittadini che all’indomani dello sgombero della tendopoli di Ponte Mammolo (maggio-giugno 2015), con il delinearsi di una situazione emergenziale per l’accoglienza dei migranti in transito nella Capitale, si ritrovano presso il Centro Baobab di Via Cupa per dare una risposta concreta ai bisogni di donne, uomini e bambini in viaggio, laddove lo Stato non risponde e il Comune è travolto dalle inchieste su Mafia Capitale.
In modo del tutto spontaneo e autogestito, da metà maggio ad oggi le volontarie e i volontari hanno accolto oltre 30 mila persone, distribuendo oltre 1.000 pasti al giorno, abiti, medicine. Forniscono alle migranti e ai migranti in transito i servizi essenziali, supporto medico, legale e psicologico, un tetto sotto il quale dormire per pochi giorni, il tempo di riprendere le forze e ripartire verso la realizzazione dei propri sogni. In particolare i volontari hanno deciso di trasformare la paura in opportunità, di costruire relazioni e non muri, ritrovare nell’incontro con l’altro un momento di gioco e un sorriso, e non un “problema”.
Il gruppo di volontari non ha un modello d’accoglienza, ma lo costruisce giorno dopo giorno con le persone che incontra, con cui scambia esperienze, con cui mangia, cucina, con cui organizza partite di pallone e tante altre attività. Responsabilità diffusa, relazioni, un coordinamento dinamico e orizzontale è ciò che ha reso possibile la riuscita di un esperimento di accoglienza e di mobilitazione cittadina del tutto unico, per le energie sociali coinvolte e per il riscatto morale che esso rappresenta per la città di Roma.