Ucraina, quale solidarietà?

Tue, 25/02/2014 - 13:46
di
Zakhar Popovych (intervista)

La giornata in Ucraina è stata decisamente la peggiore dall'inizio delle proteste di Euromaidan. Ora - dopo la repressione pesante delle forze dell'ordine, la radicalizzazione delle piazze e le pesanti presenze di gruppi di estrema destra - sono comparsi anche i cecchini, a intorbidire ancora di più un quadro complicato.
Nonostante la complessità della situazione continuiamo a non accontentarci delle spiegazioni "geopolitiche", secondo cui si confrontano una scelta di sovranità del governo ucraino e un'opposizione legata a doppio filo con Usa, Nato e Unione europea.
La partita ha certamente forti risvolti di politica internazionale e di scontro tra diverse potenze - ma ancora una volta le piazze piene non possono essere semplicemente spiegate con una qualche forma di complotto. E nemmeno ci convince una completa assimilazione di queste piazze alle destre estreme: queste sono presenti con grande forza ma non sembrano essere né la spina dorsale né la maggioranza delle mobilitazioni - che pongono anche una questione di democrazia e di protesta rispetto ad un governo corrotto.
Vogliamo capire quale sia il ruolo di queste destre e anche quale possa essere una presenza di forze, più o meno organizzate, di sinistra, anche anticapitalista.
Le due interviste che pubblichiamo nel nostro sito - una di seguito, l'altra qui, aiutano ad approfondire questi aspetti, ripromettendoci di tornare su questa vicenda che potrebbe sfociare in una tragedia ancora più grande.

Zakhar Popovych è un economista e membro della direzione di “opposizione di sinistra”, un gruppo politico ucraino. Con lui, torniamo alla situazione del paese nelle ultime settimane e su come gli attivisti anti-capitalisti possono intervenire.

Ci puoi raccontare la situazione nei giorni scorsi sul terreno, comprese le forze politiche che hanno un ruolo?
I primi attacchi contro la polizia antisommossa Berkut (forze speciali di polizia) sono state organizzate principalmente dai neo -nazisti di Pravyi Sektor (“Settore di destra”), che sono ancora più radicali di Svoboda (“Libertà”, di estrema destra). Ma è anche vero che, nei giorni successivi, molte persone comuni e molto diverse tra loro sono entrati in lotta. Migliaia di loro hanno bruciato gomme e benzina per l’immenso incendio.
Tra gli attivisti, ho visto persone molto diverse, per lo più di lingua russa, molti giovani dei sobborghi di Kiev. Era molto diverso dalla gente di Piazza Maidan (Piazza dell’Indipendenza – la piazza centrale di Kiev, dove i manifestanti si riuniscono), dove erano perlopiù ucraini, provenienti dai villaggi dell’Ucraina occidentale.
Dopo l’introduzione delle leggi di emergenza la maggior parte dei cittadini di Kiev erano molto arrabbiati. E dopo l’assassinio di alcuni militanti, lo sono diventati ancora di più. La piazza Maidan, occupata normalmente da qualche centinaio di persone, in serata è stata invasa da migliaia di uomini e donne che vi sono state tutta la notte. Questa mobilitazione di massa probabilmente ha salvato Piazza Maidan dalla “pulizia” che era stata chiaramente preparata dalla polizia.
Tutto il mondo era sicuro che la Berkut si stava per attaccare. Secondo le nuove leggi, che sono state approvate e pubblicate lo stesso giorno, i manifestanti erano considerati tutti come criminali.
Tra questi, erano presenti i gruppi di estrema destra, ma anche alcuni gruppi della sinistra radicale (per lo più anarchici). La maggior parte dei manifestanti era critica con l’opposizione e l’estrema destra xenofoba. Molte pietre e bombe molotov sono state lanciate contro la polizia, e molti poliziotti sono rimasti feriti. Purtroppo, molti giovani si sono comportati come se fosse un gioco, anche dopo che alcuni di loro sono stati uccisi. Tuttavia, era una rivolta di massa che univa ucraini, nazionalità e gruppi etnici diversi, per la democrazia in Ucraina. L’estrema destra era presente, naturalmente, ma è stato incorporata in un movimento molto più grande.
Quali sono le reazioni del potere del governo?
Di fronte a una mobilitazione di massa impressionante, il governo ha deciso di non usare la forza contro i manifestanti. Qualsiasi tentativo di evacuare il posto avrebbe comportato un gran numero di feriti e forse morti. Tuttavia, questa azione di massa, che ha impedito l’introduzione di nuove leggi antidemocratiche di emergenza, ha fatto sorgere anche gli elementi più antidemocratici del movimento di Piazza Maidan. Dopo la prima battaglia contro la polizia, i gruppi di estrema destra neo-nazisti si sono rafforzati e si sentono abbastanza forti per proclamarsi leader del movimento.
Nonostante la tregua dichiarata dai leader dell’opposizione e la proposta del presidente Yanukovych Jacenuk di diventare primo ministro, la violenza non si è fermata. Il partito di maggioranza in Parlamento, e lo stesso Presidente Yanukovich, cercano di prendere tempo e non hanno alcuna intenzione né di indire nuove elezioni né di avviare un cambiamento radicale. D’altra parte, i leader dell’opposizione non sono pronti ad organizzare azioni radicali e non hanno idea di quello che possono fare di più. La gente di Piazza Maidan comincia ad essere sempre più arrabbiata con entrambi.
Purtroppo lo scenario più probabile è l’istituzione di un regime di destra, autoritaria e nazionalista. Anche se il partito Svoboda riuscirà a pacificare o a schiacciare le bande nazionaliste più radicali, l’ingresso del partito al governo porterà l’oppressione sistematica della sinistra radicale e progressista.
Nonostante il rafforzamento delle forze progressiste e di sinistra nei giorni scorsi, il partito Svoboda rimane la forza più organizzata e più potente in Piazza Maidan. Si dovrebbe cercare di negoziare con il governo per calmare la situazione. Domenica 16 febbraio, ha rinunciato ad occupare il Municipio di Kiev, ma poche ore dopo l’edificio è stato rioccupato dalle forze di “autodifesa” di Piazza Maidan, molti dei quali sono neo-nazisti militanti di Pravyi Sektor. Ufficialmente condannate dai loro leader, ma comunque tollerate, queste bande di estrema destra stanno diventando sempre più violente e meno gestibili.
L’organizzazione Opposizione di Sinistra ha recentemente pubblicato un manifesto. Come difendete il vostro orientamento in questo movimento?
Nonostante una situazione difficile, la sinistra è accettata in Piazza Maidan, molto più di quanto non fosse prima, e la Casa d’Ucraina, un centro molto vivace formato principalmente da attivisti di sinistra e da alcuni studenti progressisti, interviene in modo sistematico. Opuscoli e libri di sinistra, tra cui migliaia di copie del nostro manifesto in 10 punti, sono distribuiti in questo luogo e partecipiamo a dibattiti pubblici.
Le nostre proposte, il controllo dei lavoratori e la privazione dei diritti civili per tutti i milionari, ricevono un caloroso benvenuto. Purtroppo, questo non significa naturalmente che molte persone abbiano aderito alle organizzazioni di sinistra, ancora troppo fragili per attirare un numero significativo di nuovi aderenti.
D’altra parte, il tentativo di organizzare l’unità della sinistra e degli anarchici in gruppi di “auto-difesa” in Piazza Maidan non è riuscita a causa della violenza degli attacchi di gruppi di estrema destra. A questo punto, la violenza contro la sinistra torna a crescere, ricordiamo gli attacchi recentemente subiti da attivisti della Confederazione dei sindacati liberi di Ucraina, attacchi che erano stati coordinati, e guidati personalmente dai leader di Svoboda.
Cosa dice Opposizione di Sinistra sulla questione degli accordi internazionali tra gli attuali rivali (Russia e Unione europea)? Il popolo di Ucraina è obbligato a scegliere tra l’Europa e la Russia?
Entrambi sono un male per l’Ucraina. Il problema principale risiede all’interno del paese. La presa dell’oligarchia sulla politica ha determinato un regime fiscale pari a zero per le grandi aziende. Tutte le tasse sono pagate dai lavoratori e dalle piccole imprese. E le casse sono vuote, nonostante il fatto che ci sono risorse sufficienti nel paese. Non è la scelta di integrazione ad un blocco o ad un altro che possa risolvere questo problema.
Quali rapporti vi servono con la sinistra anticapitalista e internazionalista presente in Russia o in Europa? Come possiamo aiutarvi?
La stampa europea di sinistra potrebbe mettere pressione sui propri governi insistendo sul fatto che è possibile indagare sulle società offshore che detengono capitali in Ucraina? E‘ possibile eseguire una campagna di sanzioni contro non solo i funzionari del governo, ma anche contro gli oligarchi? E’ possibile pubblicizzare che gli ucraini chiedono il sequestro dei conti bancari degli oligarchi in Europa? E’ possibile dimostrare che il regime fiscale pari a zero, così come la politica di totale “oligarchizzazione”, non sono accettabili per l’Europa? Se fosse possibile farlo, sarebbe fantastico!
Infine, è ovviamente importante mostrare tolleranza zero per l’estrema destra, che nel movimento di opposizione ucraina, sono in realtà neonazisti. Attivisti e personalità europee sono benvenute a Kiev per discutere di questi temi. E‘ ancora possibile parlare qui in condizioni che sono ancora relativamente sicure.
Intervista a cura di Manu Bichindaritz
Da www.npa2009.org
Traduzione in italiano a cura di www.rproject.it