Mondeggi: nuovo anno, stesso copione

Thu, 31/01/2019 - 19:45
di
Mondeggi Bene Comune - Fattoria senza padroni*

La Città Metropolitana di Firenze mette nuovamente all'asta la tenuta di Mondeggi, che da cinque anni è stata recuperata da un'ampia comunità di contadini/e e cittadini/e per trasformarlo in un bene comune, una fattoria senza padroni fondata sul mutualismo, la cooperazione, l'autogestione e che partecipa da tempo alla costruzione della rete nazionale di FuoriMercato. Condividiamo le riflessioni che vengono proprio dalle attiviste e attivisti di Mondeggi, insieme alla campagna di mail bombing "12.500 amici su facebook, 12.500 mail a Nardella!" per fare pressione sul Sindaco di Firenze, verso la mobilitazione di piazza del primo marzo, quando il bando d'asta sarà chiuso e le buste saranno aperte.

Il 30 Dicembre 2018, in piena zona Cesarini se si considera l’annualità appena trascorsa, la Città Metropolitana di Firenze ha emanato a sorpresa un bando con cui sancisce per l’ennesima volta la volontà - granitica quanto miope - di alienare in corpo unico la proprietà (villa inclusa).

Non proprio una novità: lo stesso proposito era stato già palesato circa un anno e mezzo fa, nel momento in cui lo stesso ente raccolse “manifestazioni di interesse” da parte di soggetti interessati all’acquisto. Manifestazioni che sembrava non avessero avuto seguito, almeno fino ad adesso.
La gravità del passaggio odierno pone in secondo piano ogni possibile interpretazione dell’accaduto. Non ci interessa sapere se pesano sulla Città Metropolitana e sugli amministratori incombenze di bilancio, piuttosto che potenziali procedimenti per danno erariale: l’unico dato dalla evidente valenza consiste nell’aver lanciato formalmente sul mercato una proprietà dei cittadini tutti, nell’aver declassato un “bene comune” dall’enorme potenziale sociale a merce, oltretutto di lusso.

E se la “necessità di fare cassa” quale scusa maestra che in tempi di austerità benedice ogni scempio, già cominciava a scricchiolare anni fa a fronte delle continue stime al ribasso susseguitesi regolarmente, adesso siamo giunti all’assurdo.
La base d’asta, infatti, è calata esattamente a 9.537.000 euro, all’incirca pari al valore stimato della tenuta nel 2014 (9.240.000 euro) esclusa la villa!
Su questo punto, vista la totale assenza dì riferimenti all’interno del testo del bando, esigiamo chiarezza: in base a quale stima è stato determinato questo valore? La cifra proposta ha un riferimento concreto e documentabile oppure proviene dalla fantasia dei redattori del bando, mossi dall’obiettivo di disfarsi del bene?

Assurdo, poi, che tocca picchi inediti nel momento in cui si sceglie coscientemente di non valutare all’interno delle stime il valore degli interventi di recupero che, in questi ultimi cinque anni, la Comunità di Mondeggi Bene Comune – Fattoria senza padroni ha effettuato autorganizzandosi e autofinanziandosi, che comprendono la riqualificazione degli oliveti e dei vigneti abbandonati, così come interventi volti a evitare il depauperamento del patrimonio immobiliare, salvaguardando quindi il valore di case e terreni.
Riteniamo che delle risposte debbano essere fornite alla comunità tutta, non soltanto a quella gravitante intorno a Mondeggi, su questo e su molti altri punti.
Cosa ne pensa, ad esempio, il Comune di Bagno a Ripoli, competente in materia urbanistica, dei frazionamenti inclusi negli interventi ammessi sugli immobili e allegati al testo del bando?
Quanto è disposto a concedere l’ente locale ad un eventuale acquirente in materia di revisione dei vincoli?
Il silenzio del sindaco Casini, rotto qua e là soltanto da qualche invettiva ideologica in difesa della legalità e del mercato, è come al solito imbarazzante.

Prendiamo atto che non sono bastati, in questi anni, centinaia di cittadini che si sono mobilitati direttamente prendendosi cura del bene sottraendolo all’abbandono; migliaia che hanno manifestato sostegno e vicinanza da ogni parte del mondo; appelli di accademici, del mondo associativo, di quella molteplicità di soggetti collettivi che dal basso lavorano per costruire comunità e spazi di autonomia.
Non è bastata una Dichiarazione di Uso Civico, elaborata orizzontalmente in mesi di assemblee, che ha identificato fin nei particolari quello che è il progetto sociale in essere a Mondeggi, e come potrebbe interloquire in maniera costruttiva con le istituzioni.
Ma se niente è bastato finora a togliere la spada di Damocle dalla testa di un bene comune e di un progetto, non per questo siamo rassegnati alla fatalità di un destino che viceversa, per quanto ci riguarda, resta ancora tutto da scrivere. L’ennesima annata agricola sta iniziando con la potatura della vigna, e la comunità di Mondeggi non starà certo con le mani in mano. Un volume enorme di iniziative, progetti, desideri sta prendendo corpo o è in attesa di farlo, e non basterà questa nuova iniezione d’incertezza a farlo vacillare.
Ci teniamo a informare, per correttezza e trasparenza, enti istituzionali e potenziali acquirenti che il percorso che ha ridato vita a Mondeggi da cinque anni, non solo non ha intenzione di tirare i remi in barca, ma si prodigherà in ogni iniziativa possibile per far naufragare questo bando, e per scongiurare la pubblicazione dei successivi.
Per questo motivo abbiamo deciso di convocare un appuntamento di piazza per il primo Marzo, in contemporanea alla scadenza del bando e alla successiva apertura delle buste.
Maggiori dettagli, ovviamente, saranno pubblicati in seguito.

MONDEGGI NON SI VENDE, SI COLTIVA E SI DIFENDE!

DI SEGUITO L’APPELLO/MAIL DELLA COMUNITÀ DI Mondeggi Bene Comune:

Chiediamo un minuto a tutti i sostenitori del progetto Mondeggi Bene Comune fattoria senza padroni per copiare-incollare e inviare a Nardella il seguente testo agli indirizzi:
dario.nardella@gmail.com
dario.nardella@cittametropolitana.fi.it

Mettete per "oggetto" quello che ritenete opportuno.
Dato che questi politici non ci incontrano e non ci ascoltano, vediamo se almeno ci leggono.
Per la riuscita della campagna abbiamo bisogno che ci aiutate condividendo questo messaggio, grazie a tutte/i
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Al Sig.
Sindaco della Città Metropolitana di Firenze
e Sindaco di Firenze
Dario Nardella

Egregio signor sindaco,
le inviamo questa lettera perchè in questi giorni abbiamo appreso con piacere dai media della netta posizione che ha preso contro il recente “Decreto Sicurezza” del ministro Salvini, che può a ragione essere descritta come vero e proprio atto di “disobbedienza civile”, peraltro condivisibile in tutto e per tutto.
D'altra parte, non è la prima volta che gli amministratori locali si ribellano a leggi dello stato reputate ingiuste e/o sbagliate. Non più di due anni fa, lo stesso Salvini diceva ai sindaci leghisti del nord che «la disobbedienza alle leggi sbagliate è una virtù», riferendosi alla legge Cirinnà sulle unioni civili.
Il suo atto – assieme a quello dei suoi colleghi sindaci di altri comuni italiani – mette chiaramente in evidenza l'importanza (evidentemente riconosciuta anche da lei) alla disobbedienza civile, cioè al diritto-dovere di rifiutarsi di obbedire a leggi che non rispettano i principi di giustizia, equità e libertà.
Se ciò è vero, sorge però spontanea una domanda: la disobbedienza civile è un diritto-dovere sempre o solo nei casi ritenuti più “opportuni”?
Come lei ben sa, da cinque anni a Mondeggi è in atto un esperimento agricolo e sociale all'interno della tenuta di Mondeggi, che ha aggregato centinaia di persone attorno alla difesa della tenuta dalla vendita ed alla proposta di una sua rivitalizzazione e gestione agricola e sociale secondo il principio del bene comune.
E questo senz'altro un atto di disobbedienza civile, in quanto ci si oppone alla vendita della tenuta ritenendo profondamente ingiusto privare la collettività di un'intera collina del Comune di Bagno a Ripoli e di un'importante opportunità di lavoro, e al contempo consentire a pochi danarosi di godere della tenuta e di trasformarla secondo il loro miglior profitto.
Se è vero - come i recenti fatti dimostrano – che lei ritiene la disobbedienza civile un diritto-dovere riconosciuto, ci domandiamo come mai i disobbedienti di Mondeggi (che non sono solo i cosiddetti “occupanti”) sono stati fin da subito molto semplicemente bollati come “illegali”, negando loro ogni tipo di dialogo e confronto con la sua amministrazione metropolitana e, dall'altro lato, continuando pervicacemente a voler vendere la tenuta come dimostra l'avviso di asta pubblica recentemente uscito?
Al fine di non ridurre il suo gesto nei confronti del Decreto Sicurezza a mero simbolo spendibile a livello elettorale, ci permettiamo di suggerirle di prendere in considerazione la possibilità di ricevere la comunità di Mondeggi e ascoltare direttamente le sue ragioni ed i suoi progetti (evitando di affidarsi a ciò che viene detto dagli altri su Mondeggi).
Solo in questo modo potrà valutare se l'esperienza quinquennale di Mondeggi Bene Comune possa essere descritta come un motivato atto di disobbedienza civile e – conseguentemente – se non valga la pena valutare la possibilità di scrivere per Mondeggi un futuro diverso dalla sua mera alienazione e privatizzazione.
Ringraziandola per la sua attenzione
Comunità di Mondeggi Bene Comune – Fattoria senza Padroni

Fonti: http://www.fuorimercato.com/pratiche/249-mondeggi-nuovo-anno-stesso-copi...
https://mondeggibenecomune.noblogs.org/blog/