Prima vittoria del movimento No Silos di Viareggio

Wed, 04/11/2015 - 15:53
di
Blocco anticapitalista versiliese

In pochi mesi il movimento No Silos si è affermato a Viareggio come una realtà importante in grado di mobilitare numerose persone.
Tra fine di giugno e i primi di luglio iniziò a circolare la voce della eventuale realizzazione di un vecchio progetto di parcheggi interrati o a silos. Immediatamente le sensibilità ecologiste della città si mobilitarono e protocollarono al sindaco Giorgio del Ghingaro, il 28 luglio 2015, una lettera contro tale progetto definito subito eco-mostro.
I firmatari ricordarono che il sindaco Del Ghingaro, in campagna elettorale, aveva promesso un confronto continuo con comitati e associazioni di cittadini. La lettera documento chiedeva che si puntasse sul centro storico, evitando speculazioni edilizie e nuove cementificazioni e che si liberasse il centro città dalla presenza dannosa e inquinante delle automobili, costruendo piste ciclabili e circuiti pedonali.
I parcheggi a silos in centro sarebbero un nuovo intervento improvvisato e dannoso, in netto contrasto con quella necessaria politica di liberazione del centro città dalle auto e dallo smog che molte città europee hanno da tempo realizzato, per questo nel documento si chiedeva esplicitamente al sindaco e all’amministrazione di pronunciarsi contro. Piuttosto che puntare sui parcheggi a silos si dovrebbe potenziare il servizio di trasporto pubblico specie nelle periferie lasciate in stato di abbandono e degrado.
La lettera documento fu solo la prima mossa. Infatti oltre quattromila persone diedero l'adesione ad una pagina facebook contro il silos e martedì 11 e lunedì 24 agosto si svolsero due partecipate assemblee presso il cantiere sociale dove fu deciso di continuare l’opposizione ad un progetto che sempre più cittadini reputavano dannoso costruendo, di fatto, il movimento No Silos.
Più di un centinaio di persone parteciparono a queste assemblee e numerosi furono gli interventi mirati a contrastare i progetti speculativi prospettati da questa amministrazione comunale.
Insieme al contrasto al parcheggio No Silos previsto all'ex gasometro fu ventilato lo spettro di un parcheggio sotterraneo in piazza D'Azeglio a pochi metri dal mare.
Oltre ad evidenziare una forte critica agli aspetti tecnici e all'impatto ambientale vedi aumento, traffico, smog, crepe agli edifici se entra l'acqua salata nelle falda acquifera, ecc., fu sottolineato la negatività economica e sociale dell'operazione, che metterebbe ancora di più a rischio i conti, già in dissesto, del comune. Comune che, di fatto, non avrebbe introiti dal progetto lasciando al socio privato Mo.Ver tutti i vantaggi economici. Mo.Ver è una società partecipata dove il privato fa già da anni il bello e il brutto tempo. Quello di cui non ha bisogno la città è un contratto capestro che legherebbe indissolubilmente le scelte delle amministrazioni future al socio privato per i prossimi quaranta anni.
Per tutte queste motivazioni il Movimento No Silos iniziò subito un'opera fitta di controinformazione attraverso la distribuzione di numerosi volantini nei mercati dove si denunciavano i rischi ambientali e i danni economici di questa operazione speculativa.
L'obbiettivo del Movimento No Silos fu, da subito, quello di coinvolgere la città e collegarsi ai grandi movimenti contro le opere inutili che in tutto il paese da Nord a Sud i soliti noti vogliono imporre contro il volere popolare.
Momenti di forte tensione ci furono al presidio del 15 settembre promosso davanti al municipio. Dopo che per due mesi l'assessore all'ambiente e il sindaco si erano rifiutati di incontrare una delegazione, i No Silos convocarono un presidio di protesta. Nonostante l'autorizzazione concessa dalla questura il sindaco decise di mandare i vigili urbani a rimuovere gli striscioni affissi all'ingresso del municipio alimentando la tensione con i manifestanti. Tuttavia, questo atteggiamento arrogante e antidemocratico dell'amministrazione sorbì solo l'effetto di aumentare l'interesse verso il Movimento No Silos che in pochi giorni raccolse circa mille firme di contrarietà al progetto.
Il 27 ottobre il presidente della azienda municipalizzata Mo.Ver., Eugenio Vassalle, e l'assessore all'ambiente Alessandro Pesci sono stati costretti a fare retromarcia annunciando di fatto che il progetto del parcheggio a Silos nella zona dell'ex gasometro non rientra più nei piani. Si tratta di un'importante vittoria per chi ha saputo mobilitarsi e lottare. Il movimento No Silos rimane comunque a sorvegliare e a presidiare che l'amministrazione non prepari altri scempi. Serve una città vivibile che sappia difendere i beni comuni e il verde pubblico per questo nonostante questa vittoria hanno annunciato che non ci sarà nessuna smobilitazione.