A Carrara continua l'occupazione del Comune. Dura come il marmo

Thu, 13/11/2014 - 19:07
di
Blocco anticapitalista versiliese

Continua lo scarica barile del sindaco Angelo Zubbani e della giunta tutta sull’ennesima tragedia che ha colpito nuovamente e duramente la città di Carrara.
Chi doveva occuparsi della costruzione e della manutenzione della messa in sicurezza dell’argine è la provincia di Massa Carrara.
Ma il sindaco e la giunta proprio per la loro negligenza non sanno che per etica ma in primis per legge, il sindaco è tenuto a intervenire nel caso in cui venga messa in discussione l’integrità del territorio.
Parlare di eventi atmosferici straordinari oramai non è più possibile, chi sostiene questa teoria, è complice di chi da anni, come i grandi industriali del marmo, devasta il nostro territorio.
Questi disastri erano evitabili, tutto questo era prevedibile e previsto, ma non si può andare contro ai grandi signori del marmo, non si può andare contro a chi ti “sfama”, pensate infatti al divin potere che questi “imprenditori “ del marmo hanno su politici e politicanti, pensate come sia semplice trasformare l’ansa di un torrente in un piazzale per una segheria, e sono previste nuove opere, a cui chiaramente ci opporremo in ogni modo e in ogni forma.
L’ Assemblea costituitasi dopo l’ennesima tragedia, ha deciso di dividersi in gruppi di lavoro che discutono su varie tematiche, uno di questi gruppi sta lavorando sulle varie criticità del territorio, il quale darà vita ad un dossier che metterà in evidenza le responsabilità politiche, dove si chiede la messa in opera di un piano di sicurezza sul territorio.
Viene inoltre chiesto agli “industriali" del marmo un contributo speciale, in quanto si "arricchiscono col nostro marmo", infatti il problema del dissesto idrogeologico non è esclusivamente circoscritto a valle, ma anche e sopratutto a monte, dove la massiccia estrazione dell’oro bianco incide sul dissesto del territorio.

Nell’assemblea si può notare come la parola politica venga spesso associata ai partiti e alle istituzioni.
Partiti e gruppi politici qui non sono ammessi, ma a molti invece è chiaro di come qui nella sala di rappresentanza del comune si stia facendo invece della buona Politica, una Politica che mette davanti a tutto il bene comune, una Politica che non vede come risposta cementificazione e profitto, una Politica fatta dal Popolo per il Popolo.
Perché oggi più che mai le nostre vite valgono più dei loro profitti.
Noi duri come il marmo andremo avanti fino alla vittoria, perché fermarci è impossibile.