Contro il "Job's Act" in Francia il paese si è fermato

Fri, 01/04/2016 - 09:55

1,2 milioni di francesi sono scesi in piazza per lo sciopero generale, 40.000 a Parigi, 30.000 a Lione, 20.000 a Tolosa, Rennes, migliaia di persone in strada in tutti i centri piccoli e grandi della Francia. Il porto di Rouen bloccato per ore, ferrovie e autostrade ferme, scontri a Rennes e Parigi dove in centinaia si sono radunati di notte a Place de la Repubblique nonostante la pioggia incessante. Il 5 e 9 aprile si ripeteranno gli scioperi e le manifestazioni.

Un paese intero ha deciso di fermarsi e mobilitarsi in forma permanente contro una legge "ispirata al Jobs Act di Renzi". Anche in Francia la politica del debito impone la distruzione di diritti di chi lavora, libertà di licenziamenti, maggiori ore di lavoro e un sistema sociale sempre più precario.
Tutto ciò dovrebbe far riflettere chi negli ultimi dieci anni ha deciso di assecondare politiche che nel cuore dell'Europa trovano una resistenza così determinata e di massa.
La regola dell'austerità non è universale, fermare questi governi è necessario e possibile in ogni paese!

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