Appello della prima “Assemblea delle assemblee” dei Gilet Gialli

Fri, 01/02/2019 - 17:51
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"Assemblea delle assemblee" - Gilet Gialli*

Il 26 e 27 gennaio si è svolta a Commercy la prima "assemblea delle assemblee" del movimento dei Gilet Gialli. Condividiamo il resoconto in forma di appello prodotto da centinaia di delegate e delegati, verso i prossimi atti di mobilitazione e lo sciopero del 5 febbraio.

Noi, Gilet Gialli delle rotatorie, dei parcheggi, delle piazze, delle assemblee, delle manifestazioni, ci siamo riuniti lo scorso 26 e 27 gennaio 2019 in una “Assemblea delle assemblee” che ha riunito centinaia di delegazioni, in risposta all'appello dei Gilet Gialli di Commercy.

A partire dal 17 novembre, dal più piccolo villaggio del mondo rurale alla città più grande ci siamo sollevati contro questa società profondamente violenta, ingiusta e insopportabile. Non resteremo più a guardare! Ci ribelliamo al caro vita, alla precarietà e alla miseria. Noi vogliamo, per i nostri cari, le nostre famiglie e i nostri figli, vivere nella dignità. 26 miliardari possiedono quanto la metà dell'umanità e questo è inaccettabile. Condividiamo la ricchezza, non la miseria! Finiamola con le ineguaglianze sociali! Noi esigiamo l'aumento immediato dei salari, dei minimi sociali, delle indennità e delle pensioni, il diritto incondizionato all'alloggio e alla salute, all'istruzione, esigiamo dei servizi pubblici gratuiti e per tutti.

È per tutti questi diritti che noi occupiamo quotidianamente le rotatorie, che organizziamo delle azioni, delle manifestazioni e che ci battiamo ovunque. Con i nostri gilet gialli noi riprendiamo parola, noi che non l'abbiamo mai avuta.

E qual è la risposta del governo? La repressione, il disprezzo, la denigrazione. Morti e migliaia di feriti, l'utilizzo massiccio di armi da fuoco che mutilano, erodono, feriscono e traumatizzano. Più di 1.000 persone sono state arbitrariamente condannate e imprigionate. E ora la nuova legge definita “contro i casseur” mira semplicemente ad impedirci di manifestare. Condanniamo tutte le violenze contro i manifestanti, che esse vengano dalle forze dell'ordine o da gruppuscoli violenti. Niente di tutto questo ci farà indietreggiare! Manifestare è un diritto fondamentale. Basta impunità per le forze dell'ordine! Amnistia per tutte le vittime della repressione!

E l'imbroglio di questo grande dibattito nazionale che nei fatti è una campagna di comunicazione del governo, che strumentalizza le nostre volontà di dibattere e decidere! La vera democrazia noi la pratichiamo nelle nostre assemblee, sulle nostre rotatorie, perché la democrazia non sta né sul palcoscenico televisivo né nelle pseudo tavole rotonde organizzate da Macron.

Dopo averci insultato e trattato come fossimo meno di niente, ecco che ora ci presenta come una folla odiosa, fascista e xenofoba. Ma noi, noi siamo tutto il contrario: né razzisti, né sessisti, né omofobi, noi siamo fieri di essere insieme con le nostra differenze per costruire una società solidale.

Noi siamo forti della diversità delle nostre discussioni, in questo momento stesso rappresentiamo centinaia di assemblee che elaborano e propongono le proprie rivendicazioni. Esse riguardano la democrazia reale, la giustizia sociale e fiscale, le condizioni di lavoro, la giustizia ecologica e climatica e la fine delle discriminazioni. Tra le rivendicazioni e le proposte strategiche più dibattute, troviamo: lo sradicamento della miseria in tutte le sue forme, la trasformazione delle istituzioni (RIC, costituente, fine dei privilegi per gli eletti...), la transizione ecologica (precarietà energetica, inquinamento industriale...), l'uguaglianza e la presa in considerazione di tutte e tutti indipendentemente dalla nazionalità (persone in condizione di disabilità, uguaglianza di genere, fine dell'abbandono dei quartieri popolari, del mondo rurale e d'oltre mare...).

Noi, Gilet Gialli, invitiamo ciascuno nei propri modi, secondo le proprie possibilità, a raggiungerci. Facciamo appello affinché gli atti continuino (atto 12 contro le violenze poliziesche davanti ai commissariati, atto 13, 14...), a continuare le occupazioni delle rotatorie e il blocco dell'economia, alla costruzione di uno sciopero che sia di massa e prolungabile, a partire dal 5 febbraio. Invitiamo a formare comitati sui luoghi di lavoro, di studio e in tutti i luoghi dove questo sciopero possa essere costruito dal basso, dagli e dalle scioperanti stessi/e. Prendiamo in mano le nostre vite! Non restate soli, unitevi a noi!

Organizziamoci in maniera democratica, autonoma e indipendente! Questa assemblea delle assemblee è una tappa importante che ci permette di discutere le nostre rivendicazioni e le nostre modalità d'azione. Federiamoci, per trasformare la società!

Proponiamo all'insieme dei Gilet Gialli di far circolare questo appello. Se, in quanto gruppo di gilet gialli, vi convince, inviate la vostra adesione a Commercy (assembleedesassemblees@gmail.com). Non esitate a discuterne e formulare delle proposte per le prossime “Assemblee delle assemblee”, che ci stiamo accingendo a preparare.

Macron dimettiti! Viva il potere al popolo, per il popolo e dal popolo.

Appello proposto dall'Assemblea delle Assemblee di Commercy.

Sarà in seguito proposto per l'adozione in ciascuna delle assemblee locali.

*Fonte articolo: https://reporterre.net/Appel-de-la-premiere-assemblee-des-assemblees-des...
Foto: © NK1/Fokus21/Reporterre
Traduzione a cura di Federica Maiucci.