No al colpo di stato in Venezuela! Per una soluzione democratica alla crisi!

Wed, 30/01/2019 - 16:39
di
Fourth International Bureau*

Questa dichiarazione è stata adottata dal Bureau della Quarta Internazionale il 24 gennaio 2019.

La Quarta Internazionale si dichiara apertamente contraria all'ultimo tentativo di colpo di stato e interferenza imperialista in Venezuela cinicamente orchestrata e richiesta dal vicepresidente americano Mike Pence (al posto di Trump, che è screditato in America Latina). In un video diffuso nella notte del 22 gennaio, il segnale di partenza per l'avvio di una strategia di destabilizzazione è iniziato con l'aspirante usurpatore Juan Guaidó che si autoproclamava "presidente" del Venezuela, anche se nessuno aveva votato per lui. Questo episodio è stata seguito da una serie di presidenti e governi neoconservatori, di destra e neofascisti in America Latina e in tutto il mondo che si affrettano a "riconoscere" il presunto nuovo governo. Anche l'Organizzazione degli Stati americani e i paesi firmatari della "Dichiarazione di Lima" si sono uniti immediatamente ai piani imperialisti riconoscendo la presidenza illegittima di Guaidó e imponendo un blocco al Venezuela, aiutando così nel tentativo di provocare una risposta che fungesse da scusa per un intervento armato.

Sosteniamo fortemente le campagne per condannare questo tentato colpo di stato e l'intervento imperialista, che violano le norme fondamentali della sovranità nazionale. Chiediamo la più ampia mobilitazione popolare, unita, internazionalista e democratica contro il colpo di stato, il che significa che, indipendentemente dalle nostre divergenze e dalle nostre critiche al governo Maduro e al regime attuato in Venezuela, non vediamo una soluzione tramite un colpo di stato imperialista. Vogliamo che il popolo venezuelano, liberamente, indipendentemente e democraticamente decida il proprio futuro.

Gli innegabili problemi politici, sociali ed economici del Venezuela possono essere risolti democraticamente senza alcuna interferenza da parte degli imperialisti che non hanno alcuna credibilità nelle loro affermazioni di difendere "democrazia e diritti umani".

È vero che importanti settori popolari, esasperati dalla gravissima situazione economica del paese e dalle difficoltà, contraddizioni e scelte sbagliate del governo, sono scesi in piazza a sostegno del colpo di stato. La tragedia è che non è mettendosi sotto l'ordine dell'oligarchia nazionale e delle forze imperialiste internazionali, reazionarie e persino neofasciste che faranno migliorare la situazione economica, sociale e dei diritti umani in Venezuela.

Al momento tutto suggerisce che coloro che stanno attuando il colpo di stato stanno cercando di fomentare una guerra civile e / o un intervento diretto da parte di potenze straniere, il che non farebbe che aggravare i problemi del paese e portare ad un approfondimento dell'offensiva politica da parte della destra e dell'estrema destra proprio sul continente americano e in tutto il mondo. Il conflitto armato sarebbe catastrofico per la regione e aprirebbe la porta a una nuova crociata per il controllo delle risorse petrolifere del paese da parte dei principali oligopoli internazionali. La catastrofe causata dall'occupazione dell'Iraq da parte degli Stati Uniti dà un'idea di cosa potrebbe accadere in Venezuela e in tutta la regione se coloro che prendono parte al golpe non cambiano rotta.

Chiediamo a tutte le forze rivoluzionarie, progressiste e democratiche di mobilitarsi contro quest'ultima interferenza imperialista e di difendere la sovranità del popolo venezuelano nel risolvere i loro problemi politici, sociali ed economici democraticamente e pacificamente, liberi dal sabotaggio economico e senza la minaccia di un intervento armato , rispettando la volontà della maggioranza espressa attraverso l'urna.

No al colpo di stato in Venezuela!

Per una soluzione antimperialista e indipendente alla crisi venezuelana!

Executive Bureau of the Fourth International 24 gennaio 2019

*Fonte: http://internationalviewpoint.org/spip.php?article5912
Traduzione di Dario Di Nepi