Presidio a Viareggio contro l'Asse di Penetrazione

Tue, 23/01/2018 - 13:13
di
Communia Viareggio e Versilia

Prosegue con determinazione a Viareggio la lotta contro l'asse di penetrazione.

Dopo che il coordinamento contro l'asse ha raccolto quasi mille firme e dopo che con una cena sociale e un'asta di opere di vari artisti, che si sono cimentati proprio su questo tema all'Officina Dada Boom, sono stati raccolti oltre mille euro per finanziare la lotta una parte consistente di questo movimento è scesa in piazza.

Sabato 21 gennaio oltre un centinaio di persone, appartenenti a varie sigle sociali sociali e politiche ma soprattutto cittadini che si troverebbero a vivere in contatto con l'ecomostro, hanno partecipato al doppio presidio indetto da Repubblica Viareggina al quale anche noi di Communia Viareggio e Versilia abbiamo aderito convintamente.

Il primo presidio si è svolto dalle 15,30 alle 16,45 nel luogo dove dovrebbero partire i lavori in via Nicola Pisano al quartiere Ex Campo d'Aviazione. Il secondo si è svolto, dalle 17 in poi, di fronte alla palazzina che vorrebbero abbattere in via Indipendenza al quartiere Darsena. Per spostarsi da un presidio all'altro è stata improvvisata una piccola sfilata che ha raccolto i consensi delle persone affacciate dalle loro abitazioni che applaudivano dalle finestre e sventolavano le bandiere “No Asse” dai terrazzi.

Il progetto fortemente voluto dall'amministrazione comunale sarebbe finanziato dall'amministrazione regionale. Infatti, il presidente della regione, Enrico Rossi, è il principale sponsor di tutto questo. I motivi per opporsi però non mancano e sono stati ricordati dai manifestanti.

La realizzazione di questo scellerato progetto prevede l'abbattimento di 748 alberi con un pesante impatto ambientale anche per la fauna della pineta; la divisione in due della città di Viareggio: la parte Sud dalla parte Nord rendendo difficile l'attraversamento della strada; l'ingresso di una strada extraurbana con rotonde, piste di accelerazione e guardrail in due quartieri non migliorando ma aggravando il traffico; l'abbattimento di una palazzina con nove case dove vivono altrettante famiglie. Inoltre, questo progetto potrebbe fare da apripista a nuovi progetti speculativi nell'area ex Fervet e addirittura sulle marine.

Quello che però fa veramente indignare le viareggine e i viareggini è lo sperpero di denaro pubblico, in una città in dissesto, che ha emergenze come quella abitativa e quella dello smantellamento della sanità e l'arroganza di un'amministrazione che è stata eletta con il consenso di soli 8.000 voti in una città di oltre 60.000 abitanti e va avanti a colpi di maggioranza escludendo la partecipazione dei cittadini.