La polizia fa togliere le T-Shirt di Carlo Giuliani e scatta la protesta degli ultras

Mon, 11/05/2015 - 22:27
di
Blocco anticapitalista versiliese

Giovedì 7 maggio prima dell'inizio della semifinale, valevole per lo scudetto di hockey su pista, tra il CGC Viareggio e Breganze è accaduto un fatto grave. Alcuni funzionari di polizia hanno preso una decisione molto discutibile. Quella di far togliere ad alcune persone, all'ingresso del palasport, una maglietta perché raffigurante l'immagine di Carlo Giuliani con la scritta “Carlo vive i morti siete voi”.
La situazione è diventata subito tesa nonostante il tentativo di spiegare ai responsabili delle forze dell'ordine che quella maglietta è sempre stata indossata in quel palazzetto e in tutti i palazzetti d'Italia. Purtroppo i dirigenti di polizia non hanno voluto sentire ragioni e una ragazza è stata costretta a rimanere solo con il reggiseno davanti a centinaia di persone. A questo punto il clima è diventato incandescente. Il Gruppo Autonomo Viareggio, gruppo portante del tifo locale, ha deciso di protestare entrando tutti a torso nudo, inneggiando a Carlo Giuliani e alzando slogan contro le forze di polizia e riscuotendo gli applausi di tutto il pubblico viareggino che non ha gradito questo abuso. La decisione presa in modo arbitrario, da alcuni funzionari, ha rischiato di mettere in pericolo l'ordine pubblico e il grave è che ciò è avvenuto da parte di chi invece dovrebbe garantirlo. Per molti si è tratta di una provocazione che però è stata respinta al mittente.
La notizia di quanto è avvenuto ha superato i confini locali rimbalzando su numerosi giornali tra cui la Gazzetta dello sport. Alla ragazza e a tutti i tifosi che hanno protestato sono arrivati attestati di solidarietà da parte di numerose tifoserie gemellate ma anche rivali. Anche noi come Blocco Anticapitalista abbiamo espresso la nostra solidarietà e condannato l'operato delle forze di polizia. Filippo Antonini, candidato a sindaco di Repubblica Viareggina, ha definito una violazione della libertà di espressione l'accaduto e si è fatto fotografare con la maglietta incriminata.
Il giorno successivo una delegazione del Gruppo Autonomo Viareggio si è recata a Genova per incontrare Haidi Giuliani e per raccontarle dei fatti accaduti. La madre di Carlo ha espresso il proprio ringraziamento ai ragazzi e ha condannato il fatto ricordando come dopo quattordici anni il ricordo di suo figlio faccia ancora paura.
I fatti avvenuti, al palasport di Viareggio, sono da leggere dentro una dinamica di repressione e criminalizzazione delle giovani generazioni e in particolar modo del movimento ultras, soprattutto quando questo ha una connotazione politica di sinistra ed è attivo nei movimenti sociali.
Mentre sui giornali la polizia minaccia DASPO e divieti di trasferte in città la polemica sembra non attenuarsi e i vari gruppi ultras annunciano nuove proteste nei prossimi giorni.