Caro Moretti, le nostre vite valgono più dei tuoi profitti

Wed, 26/03/2014 - 15:16
di
Blocco Anticapitalista versiliese

Da giorni si susseguono polemiche, e non poteva essere altrimenti, sulla frase di Mauro Moretti “Se mi diminuiscono lo stipendio me ne vado!” L'amministratore delegato (A.D.) delle ferrovie prende, solo dall'azienda per la quale lavora, la modica cifra di 873.000 euro. Non va dimenticato poi che il signor Moretti ricopre altri incarichi pubblici. Tra questi incarichi spicca quello di sindaco di un piccolo comune di 546 abitanti, Mompeo. nella provincia di Rieti dal quale è praticamente assente visto gli impegni che ha con le ferrovie italiane e quelle europee.
L'arroganza e la spocchia con cui l'A.D. di ferrovie ha esternato hanno provocato la reazione indignata di chi vive la crisi sulla propria pelle ed è stufa di vedere manager super pagati.
Per chi vive a Viareggio, tuttavia, quella frase assume un significato ancora più offensivo. Il signor Moretti è imputato nel processo per la strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009 che causò la morte di 32 persone e il ferimento di numerose altre. Mauro Moretti con superficialità, in un'audizione al senato definì la strage di Viareggio uno “spiacevolissimo episodio”. Altri sono gli spiacevolissimi episodi, non di certo il disastro ferroviario di Viareggio che fu una strage annunciata. La strage del 29 giugno è stato il risultato di anni e anni di scelte politiche aziendali fatte di privatizzazioni, tagli alla manutenzione e al personale. Il deragliamento, nella stazione di Viareggio, del treno merce contenente GPL non fu un caso come provano altri episodi analoghi fortunatamente con esiti meno drammatici.
Con Mauro Moretti alla guida delle ferrovie, l'azienda ha scelto di continuare ad investire sullo scellerato progetto del TAV, di tagliare il personale e cancellare numerosi treni e stazioni. I disagi dei/delle lavoratori/lavoratrici pendolari che ogni giorno fruiscono dei treni locali sono aumentati ma la cosa più grave è che la sicurezza in ferrovia è notevolmente diminuita. Negli ultimi anni i/le lavoratori/lavoratrici delle ferrovie morti sul lavoro sono stati oltre quaranta, e chi tra di loro ha denunciato la mancanza di sicurezza è stato licenziato dall'azienda. Nonostante tutto questo Mauro Moretti è stato riconfermato A.D. Delle Ferrovie dello Stato, e beffa della beffe nominato cavaliere del lavoro dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il suo nome figurava tra i papabili come ministro del governo Renzi. Moretti è un uomo bipartisan, gradito ai poteri forti perché si presta alle peggiori logiche liberiste.
Daniela Rombi presidente dell’Associazione dei familiari delle Vittime di Viareggio e madre di una giovanissima vittima ha dichiarato: "Un amministratore delegato rinviato a giudizio per la morte di 32 vite umane non può e non deve rimanere al suo posto, è un’offesa per tutti. Moretti deve essere immediatamente dimesso per la politica di abbandono sulla sicurezza, per le 32 Vittime di Viareggio, per i 43 lavoratori morti sui binari in questi anni, per la devastazione del trasporto pubblico e pendolare. Questo Moretti, dovunque vada è: inutile, costoso e dannoso."
Ancora una volta la classe dirigente di questo paese riafferma che i loro profitti valgono più delle nostre vite per questo è importante non lasciare soli i famigliari delle vittime della strage e i/le lavoratori/lavoratrici delle ferrovie che chiedono a Moretti di andare veramente a casa.