Bologna. Dallo strike meeting allo sciopero transnazionale

Tue, 23/09/2014 - 17:55
di
Connessioni Precarie - Bologna

Il 24 settembre alle ore 18.30 presso Xm24, Via Fioravanti 24, ∫connessioni precarie vi invita a discuterne (davanti a un aperitivo) con:

Salvatore Corizzo (Communia Network), Riccardo De Angelis (Lavoratori autoconvocati), Giovanni Pagano (Zero 81 - Zona di esperienze ribelli), Francesco Raparelli (Clap - Camere del lavoro autonomo e precario), Cristian Sica (Laboratorio Acrobax)

Nei movimenti si ricomincia a parlare di sciopero. Dal 12 al 14 settembre si è tenuto a Roma lo Strike Meeting, una tre giorni organizzata per discutere di come sia possibile dare vita a lotte contro la precarizzazione del lavoro e della vita a partire da parole d’ordine condivise, nel quadro di frammentazione e impoverimento dei diritti che la crisi e le politiche di austerity hanno accelerato e normalizzato. La parola d’ordine dello sciopero ha cominciato a circolare anche in Europa e se ne discuterà il 26 e 27 settembre nell’assemblea lanciata a Bruxelles dal coordinamento transnazionale di Blockupy.

Anche a Bologna vogliamo discutere la possibilità e la necessità di immaginare uno sciopero capace di incidere sul potere di comando capitalistico sulla cooperazione sociale, di andare al di là delle singole vertenze, di produrre un quadro condiviso di iniziativa, di essere all'altezza di un soggetto frammentato – precarie, migranti e operai che ogni giorno si muovono attraverso i confini del lavoro e dell’Europa. Per immaginare questo sciopero c’è un bagaglio di esperienze dal quale partire: lo sciopero del lavoro migrante – che ha cercato di connettere la lotta quotidiana allo sfruttamento con una contestazione della legge Bossi-Fini; la scommessa e il fallimento degli Stati Generali della Precarietà – con la proposta di uno «sciopero precario»; il ciclo di lotte e scioperi dei lavoratori migranti della logistica. Ancora più significativa è però l’esigenza di inventare uno sciopero che si ponga sulla stessa scala dell’attacco capitalistico che abbiamo di fronte. Uno sciopero transnazionale che permetta di aggredire in modo coordinato le catene globali dello sfruttamento e il «governo della mobilità», ovvero l'insieme di pratiche istituzionali, economiche e geopolitiche che, mentre gestiscono e favoriscono la mobilità del capitale, mirano a sfruttare i movimenti della forza lavoro.

Per continuare e allargare questa discussione abbiamo invitato a Bologna alcuni compagni che hanno contribuito all’organizzazione dello Strike Meeting e sono coinvolti con noi nel percorso europeo di Blockupy.

Fonte articolo: http://www.connessioniprecarie.org/