Rifiutiamoci! Parte l'autunno caldo nella Valle del Sacco

Thu, 27/11/2014 - 17:33
di
Ops - Castelli Romani

Pubblichiamo il comunicato scritto dall’UGI di Colleferro, collettivo di giovani, studenti, precari che da anni si batte incessantemente contro la devastazione ambientale della loro città e di tutta la Valle del Sacco, estrema periferia sud della Provincia di Roma ed uno dei territori più pesantemente inquinati di tutta la penisola, con cui OPS Castelli Romani ha condiviso il percorso della Campagna Stop Biocidio Lazio.

Sabato prossimo le strade di Colleferro verranno nuovamente attraversate da un corteo cittadino che chiederà l’immediata sospensione del progetto di costruzione dell’impianto di TMB (trattamento meccanico biologico), necessario unicamente ad alimentare i ben due inceneritori presenti su quel territorio, da tempo ormai in crisi a causa della loro capacità assolutamente spropositata rispetto alla reale produzione di rifiuti di quel quadrante.

Le richieste dell’UGI e di chi si batte contro questa gestione scellerata e criminale del ciclo dei rifiuti sono chiare: a fronte di un aumento vertiginoso delle malattie respiratorie (così come accertato dallo studio ERAS della Regione Lazio), è necessario immediatamente cambiare politiche puntando tutto sulla raccolta differenziata porta a porta, il compostaggio e sulla tariffa puntuale. Semplici scelte che minerebbero finalmente il potere di quei privati che da anni speculano sui rifiuti grazie ai finanziamenti pubblici e appoggi politici trasversali e che garantirebbero molti più posti di lavoro di quanti non ne produca un inceneritore.

Riteniamo la data del 29 novembre a Colleferro una data importante perché si collega non solo idealmente con le mobilitazioni che stanno attraversando tutto il Sud Italia, da Acerra a Casal di Principe (dove proprio il 29 novembre la Coalizione Stop Biocidio ha convocato una manifestazione), fino alla Basilicata che in questi giorni ha visto scendere in piazza, nel totale silenzio dei media, migliaia di persone contro le trivellazioni già avviate e quelle imposte da quell’eco-mostro chiamato Sblocca-Italia.

Una data che speriamo possa riattivare la nostra Provincia, sempre più pattumiera della capitale, e tutta Roma, dove sarebbe immediatamente necessario affrontare la questione del ciclo dei rifiuti e degli interessi che questa nasconde.

dal sito www.ugionline.it

Continuano le attività della “Campagna Rifiutiamoci” che in questi mesi ha visto associazioni,comitati, movimenti, forze politiche e singoli cittadini della Valle del Sacco impegnati per la salvaguardia del territorio, dell’ambiente e della salute: al centro della campagna c’è la forte opposizione all’attuale gestione del ciclo dei rifiuti, obsoleta e responsabile della grave emergenza ambientale e sanitaria.
In molti comuni della zona dove Lazio Ambiente gestisce i rifiuti, le percentuali di raccolta differenziata raggiungono livelli irrisori mentre quelle elevate si possono leggere soltanto negli studi epidemiologici e nei rapporti sanitari, come lo studio Eras e Sentieri.
A Colleferro, nell’ultimo periodo, la campagna ha promosso la proposta di Referendum avanzata dall’opposizione consiliare sul progetto TMB, iniziativa che fino ad ora ha raccolto circa 2.000 firme. Nell’ambito della stessa campagna, inizia ora un periodo di mobilitazione a Colleferro e nei paesi limitrofi mossi dalla volontà di essere inseriti nei processi decisionali riguardanti la salute della comunità.

Dichiarano gli attivisti – Non ci accontentiamo di annunci, dichiarazioni sui giornali o promesse di cambiamento ma esigiamo una vera svolta sostenibile che finalmente possa rendere giustizia alla popolazione di un territorio vittima di crimini ambientali che hanno compromesso terra, aria e salute. Una svolta che non abbia più niente a che fare con le scelte scellerate dettate da chi per anni è stato complice, colpevole e responsabile di questa criminosa ed insalubre gestione dei rifiuti. Pretendiamo da parte delle istituzioni provvedimenti che portino ad un miglioramento della situazione ambientale e di quella sanitaria della nostra zona specialmente alla luce della precaria condizione delle Asl e degli ospedali dei nostri comuni. Faremo sentire la nostra voce e la nostra presenza nelle strade e manifesteremo le nostre ragioni in un corteo a Colleferro il 29 novembre. Il progetto di TMB, voluto dalla Regione Lazio, da Lazio Ambiente S.p.A. e dal Comune di Colleferro, rappresenta una scelta presa dall’alto che non ci rappresenta e che non consentirà di attivare un ciclo virtuoso dei rifiuti.

Le forze ambientaliste e sociali non possono accettare l’impianto TMB a Colleferro perché la sua costruzione significa praticamente mantenere attivi due vecchi inceneritori e la discarica di colle Fagiolara.
Per questo pretendiamo un cambiamento radicale di rotta, che vada verso un sistema economico “circolare” a sostegno di una crescita sostenibile e di una gestione virtuosa dei rifiuti, come ribadito dall’Unione europea, nei programmi Rifiuti Zero nel 2020.

Chiediamo come priorità l’avvio immediato di una campagna di informazione ambientale sulle modalità, i benefici ed i vantaggi della raccolta differenziata, l’attivazione del porta a porta e l’adozione di strumenti efficaci da attuare sul territorio come il compostaggio di comunità e la tariffa puntuale.

Il 29 novembre si avvicina : vi aspettiamo in via Carpinetana sud sotto la sede di Lazio Ambiente S.p.A., parcheggio della Biblioteca Comunale di Colleferro.
Il corteo partirà alle ore 14.

PARTECIPIAMO NUMEROSI!