Basta austerità! Basta privatizzazioni! Acqua, terra, lavoro, reddito, casa, beni comuni, diritti sociali e democrazia in Italia e in Europa

Wed, 14/05/2014 - 11:03
di
Ops - Castelli Romani

A distanza di 3 anni dalla vittoria referendaria del 2011, quando milioni di persone votarono contro la privatizzazione dell’acqua e contro le ricette neoliberiste, ci viene ancora riproposta la formula del “privato è bello”, come unica via di uscita allo stato di crisi in cui viviamo.
Il governo Renzi, non solo sta accelerando e rendendo irreversibile la precarietà del lavoro, attraverso manovre come il Job Act, ma sta anche continuando con la politica delle grandi opere come la tav, dei grandi eventi come expo, in una parola delle devastazioni ambientali. Opere che come sempre arricchiscono i soliti noti, mentre i precari, i lavoratori e gli studenti subiscono licenziamenti, precarietà e tagli pesantissimi nel sociale, dalla sanità all’università passando per la scuola.
Intanto chi ogni giorno lotta contro queste politiche con pratiche di riappropriazione dal basso, chi difende il proprio territorio e i diritti essenziali dalle morse di un capitalismo predatorio, riceve solo criminalizzazione e repressione, anche quando a mobilitarsi sono popolazioni intere, come in Val Susa o in Campania.
In questo senso anche il nostro territorio, protagonista di battaglie a difesa dell’ambiente, prima contro l’inceneritore, progetto che sembra definitivamente tramontato proprio grazie alla mobilitazione degli ultimi anni, poi contro la discarica, non è escluso da queste dinamiche. Il magnate dei rifiuti Cerroni, arrestato cinque mesi fa (ma i cui arresti domiciliari sono stati revocati il mese scorso) ha incassato milioni su milioni di soldi pubblici mentre avvelenava i terreni e gli abitanti, invece chi ha lottato e denunciato per anni la gestione mafiosa dei rifiuti ha dovuto pagare costi altissimi sia nelle bollette, sia in termini di criminalizzazione, dovendo affrontare denunce, multe, arresti e non ultime pesantissime accuse di terrorismo per due compagni, Adriano e Gianluca, accusati di aver danneggiato un mezzo del cantiere dell’inceneritore.
Comunque non c’è stato tempo di chiudere una porta che se ne è già aperta un’altra. La nuova frontiera dei profitti sembra essere la green economy, la presunta svolta ecologista dell’economia, che in realtà nasconde l’intenzione di affiancare inceneritori e discariche con centrali a biogas e biomasse, che di bio avranno ben poco, ma che ancora una volta riempiranno le tasche di chi vorrà arricchirsi danneggiando la salute e l’ambiente, sempre e rigorosamente con soldi pubblici, grazie al ben noto giochetto degli investimenti statali per chi costruisce impianti “verdi”…
E la svolta green che l’Italia pare voglia adottare per competere sui mercati internazionali è ben evidenziata dall’EXPO di Milano, nonché da FICO a Bologna, due grandi eventi che non solo porteranno precarietà e cementificazione, ma che proporranno un’idea di sviluppo nel settore agro-alimentare finalizzato non a “nutrire il mondo” ma a depredare i territori di tutto il mondo nel nome del mercato e delle politiche neoliberiste.
Per noi il senso il senso della parola biocidio sta proprio in questo: non vogliamo più il saccheggio delle nostre terre, delle nostre acque e della nostra vita, in nome di un profitto che grava unicamente sulle nostre spalle.
Per questo aderiamo con convinzione alla manifestazione del 17 maggio contro le privatizzazioni, la precarietà e la devastazione ambientale.
E’ ora di cambiare aria!
Manifestazione nazionale a Roma sabato 17 Maggio, Piazza della Repubblica alle ore 14.00.

Stop privatizzazioni – Stop precarietà – Stop devastazione ambientale
Per la riappropriazione sociale dell’acqua, dei beni comuni, del territorio
Per la difesa e l’estensione dei servizi pubblici e dei diritti sociali
Stop fiscal compact – Stop pareggio di bilancio e patto di stabilità – Stop TTIP
Per la riappropriazione delle risorse e della ricchezza sociale
Per la difesa e l’estensione della democrazia