Buenos Aires, ordine di sgombero per il quotidiano autogestito Tiempo Argentino

Fri, 17/06/2016 - 13:10

Nel clima di austerità economica e repressione del dissenso del governo Macri continuano gli attacchi alle imprese recuperate, vessate da un incredibile incremento delle tariffe sulle utenze e vari ordini di sgombero. Non ultimo quello recapitato alla nascente cooperativa di Tiempo Argentino, quotidiano gestito dai lavoratori che hanno all’indomani della chiusura fraudolenta della redazione, presidiato lo stabile avviando un progetto autogestito di stampa e diffusione del giornale.

E’ di alcune ore fa la notizia di sgombero anticipato della redazione in cui ha sede la nascente cooperativa, sgombero richiesto dal proprietario dell’immobile in cui la stessa ha sede. Nonostante la proposta di pagamento di un affitto sino a nuova ricollocazione da parte dei lavoratori, il rappresentante dell’impresa straniera proprietaria dell’immobile SPF3, ha rifiutato qualsiasi tipo di offerta sostenendo la necessità attraverso il suo avvocato – Martin Davicino – di realizzare uno sgombero “express” della struttura in cui hanno sede Tiempo Argentino e Radio America. Tale richiesta è stata formulata ieri mattina presso il tribunale di Buenos Aires dinanzi ai rappresentanti della cooperativa, Alejandro Wall, Claudio Mardones, Randy Stagnaro, Alfonso de Villalobos e Javier Borelli. La proposta di pagare un affitto pari ad un anno da parte dei lavoratori della cooperativa al fine di non interrompere lo sviluppo delle attività produttive della stessa è stata rifiutata, piuttosto l’intenzione della proprietà è di recuperare la disponibilità dello stabile il prima possibile. Rimane dunque nelle mani del giudice la decisione relativa a quali interessi favorire, se quelli della proprietà di origine svizzera o, piuttosto dei lavoratori che hanno recuperato autonomamente il lavoro riattivando la redazione dopo oltre cinque mesi di stipendi non pagati per inadempienza padronale.

La cooperativa Por más Tiempo è nata ad aprile di questo stesso anno al fine di preservare il posto di lavoro di 120 perone – ex dipendenti – dinanzi ad una situazione di abbandono dell’attività imprenditoriale da parte della proprietà stessa. La scorsa settimana la cooperativa ha distribuito i primi introiti derivanti dalla ripresa dell’attività, dopo oltre sei mesi di stipendi non pagati. Nell’ambito di tale conflitto – scrivono i lavoratori sul blog della cooperativa Por mas Tiempo – sembra assurda la tempistica dei proprietari dell’immobile di volersi riappropriare dello stabile con urgenza rispetto all’atteggiamento di attesa e comprensiva pazienza dimostrato nei confronti della precedente proprietà - Sergio Szpolski e Matías Garfunkel non pagavano l’affitto da oltre un anno.

Segui e sostieni la lotta su pormastiempo@gmail.com

Traduzione di Valeria Cirillo