Sull'incursione razzista di Quinta Colonna a Villa Roth, Bari

Thu, 20/10/2016 - 15:53
di
I migranti che abitano a Villa Roth

La settimana scorsa a Villa Roth a Bari, uno stabile comunale occupato legittimamente a scopo abitativo da dei migranti cui è stato assegnato, è successo un fatto che definire increscioso è poco. Una troupe della trasmissione televisiva Quinta Colonna, scortata da militanti del movimento razzista Noi con Salvini, e poi successivamente anche da dei carabinieri, ha fatto irruzione senza permesso nella Villa riprendendo senza autorizzazione gli abitanti senza alcun rispetto per la loro privacy e rivolgendosi a loro con termini razzisti come "scimmia, fatti riprendere".
Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa dei migranti che vivono a Villa Roth con cui è stata convocata la conferenza stampa del 19 ottobre presso la stessa Villa Roth, la risposta data dall'Assessore al Welfare e all'Immigrazione di Bari Francesca Bottalico, e il link al video del servizio che il Tg3 regionale ha dedicato alla vicenda.

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Il Comunicato:
"Scimmia, fatti riprendere"
dei migranti che vivono a Villa Roth

La settimana scorsa abbiamo avuto una sgradevole visita da parte di alcune persone che sono entrate a Villa Roth e con una telecamera hanno cominciato a riprenderci in volto, spingendosi sin dentro le nostre case, senza averci chiesto alcun permesso.
Abbiamo scoperto solo in seguito, quando uno dei filmati è finito in rete e la notizia è stata pubblicata sui giornali, che si trattava della troupe televisiva della trasmissione Quinta Colonna e che assieme a questa vi erano alcuni componenti del partito razzista Noi con Salvini. Sin da subito abbiamo chiesto loro chi fossero e se avessero avvisato il Comune di Bari della loro venuta. Ci hanno risposto di no. Quindi in maniera ferma ma civile abbiamo chiesto loro di uscire.
Tutto sembrava essersi risolto, la troupe era andata via. Purtroppo però è tornata dopo poco, con al seguito sempre il partito razzista e una volante dei Carabinieri. Questi ultimi sono entrati nel giardino di Villa Roth con fare minaccioso ed intimidatorio e non riuscivamo a capirne il motivo, dal momento che nessuno di noi aveva commesso alcun reato, ma semplicemente volevamo essere lasciati in pace all’interno di uno spazio nel quale viviamo legittimamente.
I Carabinieri, contro la nostra volontà, hanno scortato la troupe nella Villa, violando il nostro diritto alla privacy. Uno di noi, appena uscito dalla doccia, si è sentito umiliato nell’essere ripreso senza permesso dalle telecamere e si è molto arrabbiato, arrivando a gettare contro di loro delle pietre. Va detto anche che uno dei Carabinieri gli ha detto: “Scimmia, fatti riprendere”.
Quanto è accaduto ci ha molto ferito. Il fatto di essere migranti non vuol dire che chiunque possa riprenderci senza chiedere la nostra autorizzazione ed utilizzarci per sporche campagne razziste.
Chiediamo al Comune di Bari di intervenire e spiegarci perché un partito di estrema destra può entrare in uno spazio comunale, assegnatoci dopo anni di lotte e difficoltà, e provocarci in questa maniera.
Chiediamo di sapere il motivo per cui una volante dei Carabinieri possa, agli ordini di una troupe televisiva, o peggio del suddetto partito di estrema destra, irrompere in uno spazio abitativo, senza che ve ne sia ragione ed offenderci con insulti razzisti. Meritiamo rispetto e dignità e su quanto avvenuto non intendiamo soprassedere.
Convochiamo una conferenza stampa per mercoledì 19 ottobre alle 11 per raccontare ai giornalisti, nel dettaglio, gli avvenimenti.
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La risposta dell'Assessore al Welfare e all'Immigrazione Francesca Bottalico apparsa su Fb

Non è mai giustificata la violenza, compresa quella che vede persone presentarsi prive di autorizzazione, imponendo telecamere e violando il diritto al domicilio, alla privacy, al rispetto delle vite degli altri.
Villa Roth è un luogo libero, affidato legittimamente a chi lo abita, italiani e migranti. È un luogo autogestito e aperto, come può essere aperta la casa di ciascuno di noi. Ma nelle nostre case si bussa prima di entrare, e spetta a chi ci vive scegliere se aprire o meno.
Dunque, c'è chi ha fatto abusivamente delle riprese all'interno di Villa Roth, presentando un modello di giornalismo che personalmente non accetto perché nasce dalla convinzione di creare informazione spiando dalla serratura, insinuando e distorcendo la realtà delle cose.
A Villa Roth si vive pacificamente, nessuno degli ospiti si è mai reso protagonista di episodi negativi e mai una segnalazione in tal senso è stata fatta da residenti o altro.
La convinvenza è sempre complessa, per questo è naturale che possano esserci dei contrasti tra le persone che ci vivono, come è accaduto ultimamente tra cittadini italiani. Ma questo autorizza qualcuno a violare degli spazi in cui vivono altre persone?
Io credo proprio di no
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Il video col servizio del Tg3 regionale.