Sciopero sociale a Foggia. Incrociamo le lotte, apriamo i confini

Tue, 16/02/2016 - 12:43
di
Laboratorio foggiano dello Sciopero Sociale

Il prossimo primo marzo (01/03/2016) si terrà in diverse città d’Italia e d’Europa una giornata transnazionale di scioperi e mobilitazioni che porranno al centro le rivendicazioni dei migranti con l’obiettivo di connettere in una giornata di lotta le diverse figure del lavoro e della formazione.

Il primo marzo può essere una giornata in cui dare visibilità e un volto pubblico a tutte quelle vertenze ed esperienze grandi e piccole che, pur presenti nei territori, faticano a trovare una reale forza politica espansiva. Un giorno nel quale prendere parola di fronte al tentativo di ridurre al silenzio i migranti e, insieme con loro, tutti quelli che cercano di sottrarsi allo sfruttamento e migliorare così la propria vita.

Questo è un appello ai precari e alle precarie, operai e operaie, studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici della logistica, disoccupati/e e inoccupati/e, sfrattati/e, comitati per la tutela del territorio e contro le trivellazioni del nostro mare. Crediamo che anche nella nostra città, a Foggia, si possa essere in grado di scommettere su quei possibili strumenti comuni per “organizzare l’inorganizzabile”.

Dobbiamo unirci attorno a parole d’ordine condivise: diritto alla casa, diritto allo studio, salario minimo, reddito di base incondizionato, permesso di soggiorno europeo. Esprimere con forza la nostra contrarietà a qualsiasi progetto di devastazione ambientale in nome dello sviluppo e opporci fermamente al Trattato di libero scambio delle merci tra Europa e USA (TTIP) che favorisce i profitti delle multinazionali a discapito dei diritti dei popoli.

L’annuncio del Presidente della Regione Puglia di sgomberare gli insediamenti dei braccianti (i ghetti) senza offrire soluzioni dignitose dal punto di vista abitativo (ancora tendopoli e container? no, grazie!), e soprattutto senza ascoltare le istanze di chi quei luoghi li vive e sulle cui vite incideranno le decisioni “governative”, ci impone una riflessione su ciò che accade sui nostri territori in termini di regime dei confini e governo della mobilità che altro non sono che l’altra faccia delle politiche di austerity, leva fondamentale attraverso cui precarizzare tutto il lavoro.

Il tentativo di assolvere ancora una volta la Grande Distribuzione Organizzata (GDO), le Organizzazioni dei Produttori (OP) e i sindacati confederali dalle responsabilità che hanno nel mantenimento dello status quo nei rapporti di sfruttamento dei braccianti agricoli è stato accolto da mobilitazioni sociali importanti che hanno rotto il racconto di un settore tenuto in scacco dal caporalato come se questo fosse un corpo estraneo ai processi economici relativi all’industria agro-alimentare.

Le mobilitazioni dei braccianti del 4 settembre scorso, quella contro l’omicidio razzista di Mamadou Sare e ancora la manifestazione dello scorso 4 dicembre sono i tre esempi più evidenti di questo prezioso fermento. Senza dimenticare le manifestazioni contro il rischio di chiusura della Biblioteca Provinciale di Foggia, patrimonio culturale della città e non solo, quelle degli studenti e delle studentesse contro la Buona Scuola, le manifestazioni per i diritti civili e in difesa della salute e dell’ambiente.

Pensiamo, perciò, che sia necessario più che mai scegliere Foggia come luogo simbolo nella nostra Regione, dove far convergere tutte quelle istanze e rivendicazioni relative al lavoro migrante e al razzismo istituzionale, alla precarizzazione diffusa, all’attacco ai salari e al welfare, all’asservimento della scuola e delle università alle logiche aziendali, al progetto di svendita del territorio alle multinazionali dell’energia, per conquistare in quella giornata anche qui al Sud la scena nello spazio europeo.

Crediamo che la costruzione del prossimo primo marzo possa diventare un momento di sperimentazione per incrociare le lotte e i percorsi e dare una risposta unitaria ai nostri governi, contro i confini e contro la precarizzazione delle nostre vite!

Facciamo appello ai singoli e alle singole, ai movimenti, al mondo dell’associazionismo e a tutti/e coloro che si riconoscono nella possibilità di questo momento di convergenza inedito a prendere parte a questa giornata.

Per adesioni scrivere a lab.profuga@gmail.com

Laboratorio politico sulle migrazioni Pro/Fuga -Foggia