Proposta dei migranti per l'utilizzo dei fondi pubblici

Wed, 14/01/2015 - 18:35
di
I migranti della tendopoli ex-Set di Bari

l 9 gennaio scorso si è tenuta una manifestazione nel centro della città di Bari organizzata dai migranti, sgomberati dalla Casa del rifugiato nel novembre scorso, e che attualmente stazionano nella tendopoli ex-set di Bari.
In contemporanea si è tenuto un incontro in Prefettura alla presenza di alcuni assessori del Comune e del Prefetto in persona. E' stata consegnata dai migranti una Lettera pubblica con le proprie rivendicazioni. A queste richieste le istituzioni hanno garantito che nei prossimi giorni saranno rilasciate le residenze per permettere ai migranti di procedere al rinnovo del permesso di soggiorno.
Rispetto ai tempi di permanenza nella tendopoli e all'individuzione della destinazione definitiva le Istituzioni hanno ufficializzato la disponibilità di ben 1,6 milioni di euro per l'accoglienza dei migranti rifugiati politici, finalizzati alla cosiddetta seconda accoglienza.
L'unica certezza, sempre a livello informale, dato che non è stato steso nessun verbale o sottoscritto nessun accordo con i migranti, riguarda l'utilizzo dei fondi per assegnare dei prefabbricati.

Riportiamo in basso una seconda Lettera, immediatamente protocollata presso la Prefettura, che i migranti hanno consegnato alle Istituzioni come PROPOSTA affinché le risorse economiche disponibili vengano utilizzate non per l'acquisto di prefabbricati, bensì per l'assegnazione di una vera e propria casa.

Proposta al Comune e alla Prefettura di Bari

In data 6 gennaio abbiamo scritto e diffuso una Lettera aperta alle Istituzioni per far conoscere la nostra situazione precaria e le condizioni di vita difficili all’interno della tendopoli ex-set di Bari. Il giorno successivo su un giornale ‘La Repubblica-Bari’ a pagina 3 abbiamo letto che un rappresentante del Comune (Assessore ai Lavori pubblici) ha detto che sono stati destinati e verranno utilizzati un milione e seicentomila euro per allestire dei container come sistemazione definitiva.

La proposta che facciamo alle Istituzioni (Comune e Prefettura di Bari) è che vogliamo che quei soldi si possano utilizzare per rendere abitabili edifici o case chiuse, spazi abbandonati da recuperare o che possono essere riadibiti con una minima spesa. Si tratta di una proposta che abbiamo avanzato già il 03 aprile scorso, quando alcuni di noi hanno incontrato il Prefetto di Bari. Infatti il verbale di quell’incontro con le nostre proposte l’abbiamo protocollato con l’aiuto di ragazzi volontari dopo una settimana presso la Prefettura, il Comune e la Regione Puglia.

Perché ogni volta che parliamo di vivere dignitosamente come persone normali, invece di ricevere una casa o una stanza, le proposte delle Istituzioni invece sono tende, container, prefabbricati? Forse riaprire spazi o case abbandonate costerebbe anche meno di un milione e seicentomila euro. Anzi saremmo disponibili anche a lavorare per renderle abitabili, come abbiamo fatto quando siamo entrati nell’ex-convento di santa Chiara. Così se c’è un risparmio, il resto si può utilizzare per altre persone senza casa o in difficoltà economica.

Prima di decidere che fare con soldi destinati a migranti rifugiati politici che provengono dal governo nazionale e dall’Unione europea vogliamo ricevere una risposta riguardo questa nostra proposta.

Bari, 09 gennaio 2015