Chi lotta vince sempre

Thu, 16/02/2017 - 10:54
di
Mai più Precari Istat

Non abbiamo mai smesso di crederci in questi lunghi sei anni e, finalmente, ieri pomeriggio, poco prima delle 17, è arrivato il nulla osta dalla V Commissione Bilancio del Senato sull'emendamento che consentirà la stabilizzazione dei nostri contratti.

Non abbiamo più fiato per urlare la nostra grandissima soddisfazione per questo risultato.
Quel fiato lo abbiamo dovuto spendere in primo luogo per costruire un percorso collettivo vero, determinato e partecipato. Un percorso in cui ciascuno dei 350 precar* si è riconosciuto, acquisendo la consapevolezza che solo perseguendo l'obiettivo massimo, senza sottostare a scorciatoie e divisioni create da una norma iniqua quale è la legge D’Alia, avremmo potuto vincere.

Quel fiato lo abbiamo usato per convincere i vertici del nostro Istituto, che era arrivato il momento di passare dalla consapevolezza della indispensabilità del nostro apporto, alla messa a punto di una strategia in grado di chiudere la vertenza senza indugi.
Ma quel fiato lo abbiamo esaurito soprattutto per costringere i più alti esponenti politici di questo Paese, e in particolare quelli del partito democratico, che non era più possibile rinviarci ad un altrove indefinito perché avevamo ragioni da vendere e quasi esaurito la pazienza.

In queste ultime tre settimane li abbiamo messi di fronte alle loro responsabilità.
Hanno dovuto impegnarsi politicamente, hanno provato a sottrarsi agli impegni presi, hanno cercato di rimpallarsi la responsabilità di quanto stava accadendo e hanno persino cercato di far passare l'idea che quello che stavamo chiedendo fosse ingiusto perché parziale. Hanno insinuato che quel provvedimento fosse trainato da qualche esponente politico che avrebbe poi fatto passerella raccogliendone il merito.
Nonostante abbiano provato a farci desistere, li abbiamo inseguiti e messi all'angolo strappando finalmente il via libera del governo alla nostra immissione in ruolo.

Adesso lo diciamo con orgoglio, e una volta per tutte, che dietro questa grande vittoria non ci sono padrini politici o sindacali.
Sul carro dei vincitori salgono le nostre intelligenze, i nostri sentimenti, la nostra determinazione ma anche le nostre debolezze e i nostri errori. Salgono 350 persone che a mani nude si sono preso ciò che gli spettava di diritto. Accanto a noi abbiamo i colleghi di ruolo che ci hanno sostenuto, nutrito, sorriso ed abbracciato.

Abbiamo vinto così e crediamo che raccontarlo serva a dare forza e fiducia a tutt* coloro che non hanno ancora chiuso la propria vertenza o che attraversano fasi molto critiche del proprio percorso lavorativo, in primo luogo le lavoratrici e i lavoratori Almaviva licenziati a dicembre con cui abbiamo già intrecciato i nostri fili.

Oggi possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che se non avessimo fatto ciò che abbiamo fatto oggi non potremmo firmarci "MAI PIU’ PRECARI ISTAT".