Sulle biblioteche #decidonoglistudenti

Wed, 18/01/2017 - 17:13
di
Collettivo di Fisica

Sono ormai alcuni giorni che nel Dipartimento di Fisica della Sapienza si respira un'aria diversa, in controtendenza rispetto al tradizionale silenzio della sessione di esami. Da una settimana gli studenti e le studentesse si stanno mobilitando in difesa della biblioteca, il cui orario è stato recentemente ridotto per mancanza di personale. Si tratta soltanto dell'ultimo episodio di anni di tagli subiti dalle biblioteche di tutta l'università, una situazione che porta a dover ogni giorno vagare di facoltà in facoltà alla ricerca di un posto dove studiare.
Impensabile quindi accettare di perdere anche questo spazio, per di più in vista della sessione di esami. Già da lunedì scorso, il primo giorno di orario ridotto, gli studenti e le studentesse di fisica si sono rifiutati in massa di lasciare la biblioteca, autogestendola dalle 17:00 alle 19:00 per restare a studiare.

Fin da subito c'è stata la solidarietà dei lavoratori e delle lavoratrici della biblioteca – alcuni dei quali nel frattempo a causa dei tagli si sono visti improvvisamente ridurre lo stipendio – portando ad un sostanziale rafforzamento della mobilitazione. Nei giorni seguenti l'autogestione è continuata ed è stata lanciata un'assemblea per il giovedì successivo, con l'idea di andare avanti fino al ritiro totale del taglio.
Dopo soli tre giorni la mobilitazione è riuscita a ottenere da parte della Sapienza lo sblocco di fondi provvisori per mantenere la biblioteca aperta fino alle 19:00 dal lunedì al giovedì, ma il rischio che nel giro di pochi mesi si ripresentasse il problema e la convinzione di aver toccato un nervo scoperto hanno spinto la mobilitazione a non fermarsi.

Per anni la Sapienza ha fatto molta propaganda sul presunto buon operato dell'università nei confronti degli studenti e delle studentesse in quanto sono state create due biblioteche aperte 24h (in realtà aule studio accessibili soltanto tramite un pass molto difficile da ottenere dall'ateneo), sicuramente utili ma assolutamente insufficienti visto che quasi tutti gli altri luoghi di studio chiudono alle 17:00 o addirittura prima.
La Sapienza gestisce biblioteche ed aule studio quasi come se fossero un fardello da ridurre al minimo cercando allo stesso tempo di tener buoni gli studenti e le studentesse, invece di considerarle un importante ed essenziale investimento per la diffusione e la creazione di pensiero critico. È ora di porre fine a una gestione dettata quasi esclusivamente dalla volontà di ridurre all'osso i fondi, dato che le tanto sbandierate biblioteche 24h sono senza personale o servizi ed essenzialmente si riducono ad aule molto silenziose aperte giorno e notte con alle entrate tornelli e telecamere.

Agli studenti e alle studentesse servono aule studio accessibili a tutti/e ma anche biblioteche ben fornite di libri da prendere in prestito o consultare (viste anche le alte cifre che possono raggiungere i testi universitari), quindi non si può pensare di puntare tutto sulle aule studio 24h e allo stesso tempo far perire le biblioteche.
Per di più le biblioteche attualmente in funzione spesso sono fornite di una quantità di libri insufficiente rispetto al numero di utenti che necessiterebbe di accedervi, ulteriore segnale della necessità di investirvi più risorse. Tutto ciò accade nell'ateneo più grande d'Europa, con attualmente circa 100mila iscritti, una vera e propria vergogna di cui non andare fieri.

A causa di questa situazione la Sapienza, per evitare rilevanti danni di immagine, si è vista costretta a dare una risposta rapida alle proteste, confermando in modo eclatante la propria debolezza a riguardo.
Nell'assemblea tenutasi giovedì scorso gli studenti e le studentesse di fisica hanno perciò subito deciso di rilanciare rivendicando fondi stabili per la biblioteca del proprio dipartimento e un tavolo di discussione interfacoltà con l'ateneo su aule studio e biblioteche, con l'intenzione di coinvolgere studenti e studentesse di altre facoltà su un problema che va ben oltre il dipartimento di fisica.
È stata inoltre fatta partire una raccolta firme in sostegno di queste richieste, che sta vedendo in pochi giorni l'adesione di centinaia di studenti di fisica e grande attivazione. Giovedì prossimo ci sarà la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico, un momento in cui solitamente il Magnifico Rettore e tutto il suo entourage si fanno belli davanti alla stampa enumerando i presunti grandi successi della propria amministrazione: gli studenti e le studentesse di fisica saranno lì per portare le proprie istanze insieme a studenti solidali delle altre facoltà dell'ateneo, determinati a non arretrare di un millimetro.

In particolare riuscire ad ottenere il tavolo di discussione con la Sapienza, oltre a monitorare lo stanziamento di fondi stabili per la biblioteca di fisica, potrebbe potenzialmente aprire una serie importante di battaglie sui luoghi di studio, cominciando ad aggredire l'annosa questione del diritto allo studio negato.
Perciò pensiamo che questa sia un'occasione importante da non mancare visto che tanto si potrebbe conquistare in termini di vivibilità dell'università e capacità di far valere gli interessi di studenti e studentesse.

Come Collettivo di Fisica – Aula Majorana Autogestita e come Coordinamento dei Collettivi della Sapienza intendiamo perciò spendere anima e corpo in questo processo: c'è veramente tanto da guadagnare e allo stesso tempo alte sono le possibilità, mentre ormai da perdere per noi studenti e studentesse è rimasto veramente poco.

L'appuntamento per andare a prender parola durante l'inaugurazione del senato accademico è giovedì 19 gennaio alle 9:30 al piazzale di Fisica

L'appello degli studenti e delle studentesse di fisica
(dall'assemblea di giovedì 12 Gennaio)

Lunedì 9 Gennaio la biblioteca dell'Edificio Marconi del nostro dipartimento ha subito un taglio dell'orario, anticipando ogni giorno la chiusura dalle 19 alle 17. Tutto ciò è avvenuto a ridosso della sessione di esami e in un contesto di carenza di posti dove poter studiare. Questo taglio è stato effettuato a causa di una riduzione di fondi per il personale della facoltà, che ha anche danneggiato il normale svolgimento della didattica nei laboratori.
La biblioteca e i suoi servizi sono per noi studenti e studentesse fondamentali per poter studiare in tranquillità, perciò non abbiamo potuto accettare passivamente tale decisione.
Già da lunedì stesso alle 17 ci siamo rifiutati di abbandonare i nostri posti e abbiamo autogestito la biblioteca fino alle 19 per rivendicare il ripristino immediato del servizio. Dopo tre pomeriggi in cui abbiamo autogestito la biblioteca siamo stati informati che il Direttore dell'Area Organizzazione e Sviluppo, Fabrizio De Angelis, ha promesso fondi straordinari per garantire provvisoriamente l'orario 8:30 – 19:00 dal lunedì al giovedì, mantenendo l'orario ridotto il venerdì.
Questo è un importante passo verso la risoluzione del problema, ma noi studenti e studentesse continuiamo a rivendicare l'annullamento totale del taglio per tutti i giorni dal lunedì al venerdì e la necessità di una soluzione definitiva. Perciò continueremo a fare pressione sulla Sapienza per stabilizzare l'orario 8:30 – 19:00.
Inoltre la biblioteca di fisica è stata soltanto una delle ultime a subire tale taglio di orario, infatti quasi tutte le altre biblioteche della Sapienza attualmente chiudono alle 17:00 (o addirittura prima) e in generale vi è insufficienza di posti dove poter studiare.
L'amministrazione della Sapienza in questi ultimi anni si è spesa per la creazione di due aule studio aperte 24h, ma ciò è insufficiente se le biblioteche rimangono aperte con orario ridotto o se, addirittura, si continua a tagliare.
Vista la situazione in ateneo, oltre alla risoluzione del problema nel nostro dipartimento, chiediamo un tavolo interfacoltà di discussione con la Sapienza sulla situazione di biblioteche e aule studio.
Giovedì 19 Gennaio si terrà in Sapienza l'inaugurazione dell'anno accademico: noi studenti e studentesse di fisica abbiamo deciso di prendere parola durante tale evento per far emergere il problema della mancanza di posti dove poter studiare nel nostro ateneo. Invitiamo a mobilitarsi anche gli studenti e le studentesse di tutti gli altri dipartimenti e facoltà della Sapienza, perché soltanto uniti riusciremo a riprenderci i nostri diritti!
Ci vediamo giovedì 19 Gennaio alle 9:30 al piazzale di Fisica per andare tutti e tutte insieme

Sulle biblioteche #decidonoglistudenti