Facciamoci Spazio! L'Università siamo noi!

Tue, 07/03/2017 - 10:27

Nel mese di gennaio gli studenti e le studentesse di Fisica si sono mobilitati per impedire il taglio dell'orario della biblioteca del loro dipartimento, occupandola e autogestendola nelle ore in cui era prevista altrimenti una chiusura anticipata degli spazi destinati allo studio. La protesta ha ottenuto fondi straordinari per mantenere aperta la biblioteca fino alle 19 e, con il supporto di studenti di altre facoltà, un colloquio con il rettorato e la conseguente apertura di un tavolo interfacoltà sul tema delle biblioteche e degli spazi, nonché della loro gestione e qualità.

Sin da subito ci si è interrogati sulla situazione complessiva del sistema bibliotecario e degli spazi all'interno della Sapienza, il cui stato, in linea con quello delle università del nostro Paese, è pessimo. I servizi e gli orari d'apertura sono insufficienti, i posti per lo studio individuale e collettivo scarseggiano, sempre più dipartimenti vengono smembrati e delocalizzati. Tutto ciò avviene sempre senza prendere in considerazione il punto di vista degli studenti, che si ritrovano a vivere quotidianamente tutti questi disagi. Questo è il risultato di anni di scelte imposte dall'alto e definanziamento dell'università pubblica, portando all'insufficienza di personale e conseguentemente a un peggioramento dei servizi che l'università dovrebbe garantire.

In data 31 gennaio, il Senato Accademico ha approvato una delibera che istituisce una commissione interfacoltà composta da presidi di facoltà, rappresentanti del sistema bibliotecario e studenti, vincolata alla creazione di commissioni di facoltà, pubblicizzate ed aperte, tenute ad individuare problemi e possibili soluzioni e ad elaborare dossier che contengano un lavoro d'inchiesta su spazi e biblioteche basato sui tre parametri: accessibilità, gestione e qualità.

Spazi per lo studio, biblioteche, laboratori, servizi. Vogliamo partire da qui per cominciare a far valere finalmente i nostri diritti, per far capire che non siamo più disposti a rinunciare a ciò che ci spetta e per immaginare un'università che ci veda protagonisti, perché l'università siamo noi! Pensiamo che per cambiare davvero ci sia bisogno di noi studenti e studentesse, in quanto corpo vivo dell'università. Sappiamo bene che tutte e tutti insieme, uniti con i lavoratori e le lavoratrici, le ricercatrici ed i ricercatori, possiamo passare dalle parole ai fatti e decidere sulle nostre vite!

Per questo vogliamo aprire uno spazio pubblico di discussione e di ragionamento, capace di vivere in tutte le facoltà e i dipartimenti, vogliamo esprimere rivendicazioni, intraprendere battaglie e riappropriarci della democrazia.

Questo percorso si pone la sfida di reimmaginare l'università partendo dalla consapevolezza che non debba essere solo un mero contenitore di servizi, uno spazio neutro in cui fare esami. Al contrario siamo convinti che l'università debba diventare un luogo di reale sperimentazione e cooperazione che ci veda effettivamente protagonisti di tutte le decisioni, che vanno dalla gestione dei fondi al modo in cui viene impartita la didattica.

Vogliamo decidere in prima persona su tutto ciò che riguarda l'utilizzo delle risorse del nostro ateneo, organizzando assemblee e discussioni tematiche, utilizzando le commissioni che abbiamo conquistato, senza permettere a cavilli burocratici di porre limiti e freni alla forza e alla dignità delle nostre richieste.

Per questo invitiamo tutte e tutti a partecipare ad un primo momento di confronto collettivo martedì 14 marzo, alle 16:30 presso l'aula Majorana del dipartimento di Fisica (edificio Marconi).

Non si torna indietro. Facciamoci spazio!