Podemos, il dibattito sull'organizzazione e la democrazia del movimento

Sun, 05/10/2014 - 17:26
di
publico.es

Dal 15 settembre al 15 novembre si svolge la prima Assembla Cittadina di Podemos. In questi due mesi l'Assemblea definirà le fondamenta di Podemos, che finora ha lavorato sul programma che gli ha permesso di conquistare 5 eurodeputati, ma che lasciava diversi punti irrisolti. Si dovrà decidere quali organi di rappresentanza politica formeranno l'organizzazione del partito, i nomi di coloro che occuperanno questi posti, i principi etici che dovranno reggere il suo funzionamento e che ruolo avranno i Circoli, le norme ed i requisiti per stabilire le alleanze con altre formazioni politiche le limitazioni ed i numeri di mandati o la linea politica da seguire per un programma elettorale alle prossime elezioni municipali.
Fino al 28 settembre qualsiasi cittadino, iscritto o meno a Podemos, appoggiato da un circolo (Podemos ne conta già più di 900) e con la firma di almeno 5 persone, ha potuto presentare le sue proposte, tutte disponibili sul sito dell'organizzazione. Tra il 20 ed il 26 di ottobre tutti gli iscritti (non serve pagare una tessera, è sufficiente fornire il nome, la carta di identità ed i dati personali) potranno votare per internet o personalmente nei circoli, le proposte sui principi etici, organizzativi e politici. Dal 10 al 14 novembre si voteranno i candidati ad insediarsi negli organi dell'organizzazione.
Il sistema organizzativo di questo esperimento politico decisionale e collettivo, a detta degli stessi organizzatori, "ha preso ispirazione dall'esperienza del 15-M con le sue virtù ed i suoi insuccessi".
Certamente la discussione sulla forma organizzativa di un'esperienza elettorale sorprendente, per quanto risultato di una mobilitazione straordinaria e duratura, è una scommessa che non può sottrarsi a nessuna delle contraddizioni e delle difficoltà della costruzione di una soggettività politica, in un tempo di crisi della politica e della sua rappresentanza.
Presentiamo qui, nella traduzione di due articoli del giornale online publico.es, le proposte rispettivamente di Pablo Iglesias e di Teresa Rodriguez e Pablo Echenique, come contributo ad una maggiore conoscenza dei termini della discussione in corso

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Iglesias porta avanti l’idea di un segretario generale sostenuto da una sua squadra
Il gruppo del leader di Podemos presenta la sua bozza di organizzazione interna, che include un Segretario Generale forte appoggiato da un Consiglio di Coordinamento di 10/15 persone di fiducia. Propone un modello territoriale simile a quello statale con segretari regionali.. (Jairo Vargas 22/09/2014 Publico.es)

Il gruppo tecnico guidato da Pablo Iglesias che prepara la prossima assemblea organizzativa di Podemos, ha presentato la sua proposta di organizzazione interna della neoformazione politica, un modello che contempla l’esistenza si un’ Assemblea Cittadina Statale come massimo organo decisionale, un Consiglio Cittadino Statale come organo esecutivo del partito ed una Segreteria Generale che si incaricherà della rappresentanza politica ed istituzionale. Tutto ciò sotto la supervisione di un Comitato di garanti della democrazia interna. […]
Il documento suggerisce un modello statale in cui ha un gran peso il segretario generale, eletto mediante un voto libero e diretto di tutti i membri di Podemos e che svolgerà il suo incarico per tre anni, sostenuto da un gruppo proposto da lui stesso ed eletto dall’Assemblea Cittadina. Inoltre viene definito un modello di organizzazione territoriale con gli stessi organi, le cui segreterie saranno parte del Consiglio Cittadino Statale.

Assemblea Cittadina Statale
Si tratta del massimo organo decisionale di Podemos, a cui partecipano tutti gli iscritti. Si riunirà minimo ogni tre anni e tra le sue funzioni ci sono quelle di stabilire la strategia, comporre le liste elettorali, redigere i programmi, eleggere o revocare i membri dei vari organi dell’organizzazione: il Segretario Generale, il Consiglio Cittadino e il Comitato di Garanzia.
L’Assemblea si potrà riunire in forma permanente per convocare una consultazione cittadina, una consultazione revocatoria o in sede di convocazione straordinaria. La facoltà di convocarla risiede tanto nel segretario generale, come nel Consiglio Cittadino (che ha bisogno di una maggioranza qualificata a seconda dell’oggetto della convocazione) che negli iscritti a Podemos e nei circoli.
Conterà su diversi portavoce scelti tra i membri di Podemos in virtù della posizione che occupano in seno all’organizzazione.

Consiglio Cittadino Statale
È l’organo esecutivo di Podemos, incaricato di sviluppare gli accordi politici raggiunti nell’Assemblea Cittadina ed è composto da 81 persone. Il Segretario Generale sarà membro di questo organo e presiederà le riunioni. Sarà composto inoltre dai 17 segretari regionali oltre ai 63 membri eletti direttamente dall’Assemblea Cittadina con criteri di genere e con un sistema di liste aperte. […]
Si potrà riunire in qualsiasi momento su proposta del Segretario Generale, su richiesta del 25% del Consiglio Cittadino, del 10% degli iscritti o del 10% dei Circoli riconosciuti.
Il Consiglio è diviso in diverse aree di lavoro con un responsabile che nomina i suoi collaboratori.

Segretario Generale
Il segretario generale occupa un ruolo fondamentale nell’organigramma, con il potere di convocare l’Assemblea Cittadina per qualsiasi ragione che consideri straordinaria. Il suo obiettivo è “assicurare la coerenza strategica e l’unità organizzativa interna”. Il suo mandato è revocabile tramite referendum per il quale è necessaria l’approvazione di 25 % degli iscritti.
Tale carica è supportata da un Consiglio di Coordinamento, una squadra di 10/15 membri eletti dal Consiglio Cittadino su proposta del segretario generale, a maggioranza assoluta o dall’Assemblea mediante una consultazione che necessita dell’approvazione del 25% dei circoli riconosciuti o degli iscritti a Podemos.

Commissione delle Garanzie Democratiche
È l’organo incaricato di vigilare sul rispetto dei diritti degli iscritti al partito e dei principi fondamentali e delle norme di funzionamento dell’organizzazione. È composto da 5 membri titolari e da 5 membri supplenti eletti dei quali la metà dovranno essere giuristi. Saranno eletti dall’Assemblea Cittadina tramite voto diretto con un sistema di liste aperte.

Struttura territoriale
Rispetto all’organizzazione nelle diverse regioni, la bozza stabilisce un sistema uguale a quello Statale, composto da Assemblea, Consiglio e Segreteria, anche nei municipi con più di duecento abitanti. Il ruolo di segretario regionale è quello di rappresentare ed applicare la linea politica di Podemos in ogni territorio.
Il Segretario potrà convocare qualsiasi organo territoriale per qualsiasi questione che ritenga di grande rilevanza.

Un limite massimo di 12 anni per gli incarichi pubblici o di partito
Unitamente alla bozza dei principi politici e organizzativi, Pablo Iglesias ed i suoi collaboratori hanno presentato una proposta relativa ai principi etici di ciascun militante di Podemos.
Un documento che prevede una limitazione negli incarichi pubblici o interni al partito di 8 anni prorogabili al massimo fino a 12.
Le cariche elettive o interne dovranno assumere altri otto principi etici tra cui la limitazione salariale, la rinuncia alle immunità ed ai privilegi giuridici previsti per chi occupa degli incarichi pubblici o il rendiconto economico durante e dopo il mandato.
Si prevede inoltre il divieto - durante il mandato e fino a 10 anni dalla decadenza - di entrare in imprese private che possano avere commistioni con l’incarico ricoperto e le responsabilità ad esso connesso, così come è vietato sedere nel Consiglio di Amministrazione di imprese di settori strategici.
Dovranno infine rinunciare alla carica pubblica o interna o a qualsiasi candidatura i membri di Podemos imputati, processati o condannati per una serie di infrazioni o reati, tra i quali la corruzione.
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La proposta di Echenique e Rodriguez acquista peso come alternativa a quella di Pablo Iglesias
Il gruppo guidato dai due eurodeputati lancia la campagna “#podemocracia” sui social network, per dare forza alla loro proposta di organizzazione di Podemos e chiarisce che la loro iniziativa non contrasta ma confluisce in quella di Iglesias (25/09/2014 Publico.es)

Gli eurodeputati di Podemos Teresa Rodriguez e Pablo Echenique hanno avviato sui social network la campagna “#podemocracia” per sostenere e promuovere la loro proposta organizzativa che rivendica un maggior protagonismo per i cittadini all'interno dell'organizzazione e più autonomia per i circoli.
I due parlamentari sono i volti più noti del gruppo nato con il nome “È l'ora della gente” che ha presentato una delle proposte che si confronterà, tra altre, con quella del leader dell'organizzazione, Pablo Iglesias e quattro dei suoi più stretti collaboratori: Juan Carlos Monedero, Iñigo Errejon, Carolina Bescansa e Luis Alegre.
Come affermano Rodriguez ed Echenique, la loro proposta si caratterizza per l'alto livello di partecipazione cittadina che garantisce. Così, per quanto coincida in molti punti con la proposta di Iglesias e del suo gruppo, l'eurodeputato di Zaragoza (Echenique), ha sottolineato come in questa “passi troppo tempo tra un'assemblea straordinaria e l'altra” e che in tal periodo “la gente non ha un livello di partecipazione sufficiente, rispetto a quanto invece sarebbe necessario”.

C'è interesse a far sembrare che ci sia uno scontro in atto
Intervistato da Publico, Echenique ha chiarito che in Podemos “non ci sono linee politiche contrastanti, ma che semplicemente confluiscono”. Aggiungendo che “si tratta di tratta di avere una visione aperta e democratica, Podemos ci ha insegnato a pensare in questo modo.
La squadra di Echenique smentisce così che vi siano “rivalità” con il gruppo di Iglesias e riconosce che “alcuni mezzi di comunicazione hanno interesse a far apparire il contrario”, per screditare la giovane formazione politica.

Sette portavoce e responsabilità per i Circoli
L'eurodeputato ha spiegato che il documento elaborato dalle 18 persone che formano la schiera dei suoi collaboratori, sostiene la necessità che tutti gli organi siano collegiali per stimolare la “pluralità”. In questo senso, propongono che la rappresentanza politica ed istituzionale del partito ricada su un totale di 7 portavoce, eletti tramite primarie aperte a tutta l'Assemblea e non in un unico segretario generale, come invece propone Iglesias.
Secondo il documento, i portavoce sarebbero membri del Consiglio Cittadino […] e si eleggerebbero per un periodo di due anni, potendo restare in carica per tre mandati a cui aggiungere, in via eccezionale, un quarto, però senza mai poter rimanere in carica per più di 8 anni. Inoltre, ogni portavoce po avere 6 persone come “gruppo di appoggio”, che non devono essere necessariamente membri di Podemos.
Echenique inoltre ha affermato che, per quanto creda che il modello di partito proposto da Iglesias sia “sostanzialmente differente alla forma organizzativa di un partito tradizionale”, quello elaborato dal suo gruppo risulta “ancora un po' più distante”.
D'altra parte, la proposta “È l'ora della gente”, porta avanti anche l'idea di dotare i Circoli di “più autonomia” nel funzionamento e nelle decisioni. “Si propone un modello che massimizzi l'indipendenza senza diminuire i limiti logici di coordinamento, coerenza e responsabilità della struttura organizzativa. Tale modello gira attorno al seguente principio: “le decisioni devono essere prese da coloro che vengono interessati dalle stesse”.
Con tale logica si propone di assegnare ai circoli cittadini e regionali una responsabilità in materia elettorale “nel rispetto delle direttrici stabilite dai Circoli territoriali di ambito superiore”. Tra le competenze dei circoli ci sarebbe dunque la decisione di presentarsi o meno alle elezioni locali.

“Non presentandoci alle municipali corriamo il rischio di demoralizzare le persone”
Per quanto Echenique abbia chiarito che la sua è una proposta organizzativa e che in quanto tale non stabilisce nessuna strategia politica concreta rispetto alle prossime elezioni - come invece fa la proposta di Iglesias, che nel documento di principi politici sostiene di non presentarsi alle elezioni a meno che non sia nell'ambito di un'altra piattaforma che condivida i principi di Podemos – l'eurodeputato ha avvisato del pericolo che per quanto la strategia di Iglesias appaia “intelligente, questa possa, in alcune situazioni locali “demoralizzare le persone”.
“Se ad un circolo municipale non viene dato un obiettivo chiaro o non permettiamo che persegua i suoi obiettivi o se vedendo la possibilità di presentarsi riceve un “no”da un livello superiore dell'organizzazione, per quanto sia intelligente, corriamo il rischio della smobilitazione”.
Echenique però intravede i rischi della strategia contraria, cioè presentare candidature in tutti i municipi della Spagna. “Credo che bisognerebbe trovare un punto di mediazione. Si potrebbe ad esempio analizzare caso per caso, da un ambito provinciale. Ma entrambe strategie – non presentarsi da nessuna parte, come presentarsi ovunque – contengono mancanze importanti”.
In tal senso riconosce di aver percepito “malcontento” in alcuni settori di Podemos di fronte alla proposta di Iglesias, per quanto avverte che alcune di queste critiche siano esagerate. “È un tema che merita un dibattito profondo e non credo che uno scontro frontale su una proposta intelligente come questa, sia una buona maniera di iniziare” ha aggiunto.

La proposta del gruppo di lavoro di Echenique e Rodriguez ha ricevuto anche l'appoggio dei social network di Izquierda Anticapitalista, formazione che ha partecipato alla creazione di Podemos. “Oggi abbiamo presentato @gentepodemos, un proposta organizzativa per Podemos che vuole incentivare la democrazia a partire dai circoli”, hanno informato in un messaggio pubblicato sul loro account di Twitter.