In questi giorni siamo impegnat@ nella raccolta di pomodori per la salsa SfruttaZero [2]. Con noi - Solidaria [3], VillaRoth, Ortocircuito Bari [4] - ci sono Ri-Make [5] (Milano) e Officina solidale [6] (Siena), due belle realtà con cui stiamo costruendo il percorso di Fuorimercato rete nazionale [7].
Le immagini che arrivano dal nostro campo stridono fortemente con quelle a cui invece, ancora una volta, siamo costrett@ ad assistere, a soli pochi km da Bari.
Il pomodoro ancora una volta simbolo di sopraffazione e morte.
Mentre le ignobili condizioni lavorative ai limiti dello schiavismo (e in molti casi ben oltre quei limiti), imposte dalla Grande Distribuzione Organizzata con il complice assenso delle istituzioni locali e nazionali, continuano a mietere vittime tra i braccianti e le braccianti agricol@, proviamo a costruire pratiche alternative e orizzontali che ripudiano lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Proviamo a realizzare una filiera agroalimentare che sia alternativa alle logiche del profitto.
Lavorare in maniera dignitosa, con tutele e retribuzione eque, non può essere uno slogan da far risuonare ad ogni tragedia annunciata.
Assieme a DirittiaSud e tutta Fuorimercato vogliamo dimostrare che lavorare senza padroni è possibile, vogliamo dimostrare che le nostre vite valgono molto di più dei loro profitti.
*Fonte articolo: https://www.facebook.com/solidariabari/photos/a.626443577436906.10737418... [8]