Oggi (23 ottobre) ci sarà l'udienza per la convalida degli arresti del 19 ottobre. Pubblichiamo di seguito l'articolo del Collettivo per l'autogestione di Urbino, tra i più colpiti dalla repressione nella manifestazione di sabato, a cui va la nostra solidarietà ribadendo la necessità di un'amnistia - un'amnistia sociale - per tutti i reati legati alle lotte sociali, perchè le lotte non si arrestano.
Torniamo dal #19O senza una parte di Collettivo e non può che essere un aspetto rilevante nella nostra analisi rispetto alla giornata. Ci sembra sia emersa una certa immaturità proprio per quanto riguarda le pratiche, nonché una mancanza di fiducia all’interno di un corteo militante che è divenuto in un niente una folla nel panico. Questo è un problema e dobbiamo prenderne atto, per andare avanti sempre più forti e determinati ma soprattutto insieme. Sentiamo la necessità di fare autocritica rispetto alla giornata, convinti che parlare del “peggio” sia utile rispetto ad una semplice rivendicazione di ciò che è accaduto a Roma. Non possiamo accettare di lasciare i compagni nelle galere dopo ogni manifestazione e su questo è importante prevenire, organizzarsi, non cadere nei tranelli. Non abbiamo bisogno di martiri ma di compagne e compagni al nostro fianco.
Dobbiamo però riconoscere l’importanza di quello che è stato il 19 ottobre: una giornata che ha contato 70.000 persone e ha mostrato le istanze e le rivendicazioni più urgenti di chi questa crisi la subisce : migranti, precari, disoccupati, senza casa, studenti assieme contro il capitalismo e le sue conseguenze.
Un corteo fluido e combattivo che è arrivato a Porta Pia e si è accampato nel luogo della breccia grazie soprattutto alla spinta dei comitati per la casa e dei NoTav. Un numero così elevato rispetto alle previsioni, il fatto di essere comunque riusciti ad arrivare in piazza raggiungendo l’obiettivo, la coesione mantenuta con impegno e coerenza, sono dati importanti e per nulla scontati. In piazza c’eravamo tutte e tutti ed ogni divisione fra buoni e cattivi la consideriamo come un attacco all’intero movimento. Avanti tutta e impariamo dagli errori.
L’Italia ai Bersaglieri, il mondo ai battaglieri
L’occupazione di Porta Pia è stata la ciliegina della giornata, il corteo del 19 infatti si è ripreso una piazza e ha rivendicato l’appropriazione di quello che in realtà è sempre stato suo: lo spazio.
Come le case a chi le abita, le fabbriche a chi ci lavora e le università a chi le frequenta lo spazio ha il diritto di essere nostro. Abbiamo l’esigenza di avere quello che ci spetta, e ci riprenderemo tutto collettivamente: questa volontà di agire è emersa perfettamente nel tragitto in cui abbiamo manifestato assieme ed è emersa perfettamente nelle giornate a Porta Pia, inclusa l’assemblea del 20 mattina.
JJ e Rafael liberi! Liber* Tutt*!
Ancora una volta, come abbiamo già ribadito nel precedente comunicato, chi si batte contro gli abusi nelle strade, sul lavoro e nei territori per ottenere un esistenza dignitosa viene messo dietro le sbarre.
Arrestati durante una carica, che ha spaccato e intrappolato una parte di corteo, oggi i compagni diventano la legittimazione, grazie anche all’aiuto dei tantissimi pennivendoli, di una violenza su di loro e sul movimento.
Non possiamo quindi non rilanciare la lotta di liberazione di Rafael, JJ, Celeste, Sara, Giovanni, Raffaele perché il loro posto deve tornare ad essere nei territori, nelle Università, nei picchetti e non in una cella.
Ieri abbiamo ribadito tutto ciò nell’assemblea in Università alla Libera Biblioteca De Carlo (C3 occupata) assieme ad una folla di quasi cento persone che spontaneamente sono partiti in corteo verso piazza della Repubblica alle grida di “Tutte Libere, Tutti Liberi”.
Rilanciamo la campagna di solidarietà attiva per i compagni e le compagne in carcere con un corteo contro la repressione giovedì 24 ad Urbino. Accorrete in massa, rompiamo l’ isolamento e i meccanismi repressivi, la solidarietà è un arma da usare costanza e determinazione. Non abbassiamo la testa e ci riprendiamo la città.
TENETE DURO, VI RIPORTIAMO A CASA!
Siamo tutt* complici e solidali! RAFAEL E JJ LIBERI! TUTT* LIBER*!
COLLETTIVO PER L’ AUTOGESTIONE URBINO