L'uomo che sussurra a Tsipras di non pagare il debito

Thu, 23/04/2015 - 17:19
di
Salvatore Cannavò (da Il Fatto quotidiano)

In Grecia la stampa avversa al governo lo ha soprannominato "l'uomo con i sandali". Eric Toussaint, presidente del Cadtm (Comitato per l'annullamento del debito al Terzo mondo) ha in effetti un aspetto molto francescano anche se ci riceve in un elegante albergo del centro di Roma. In Italia è giunto al seguito della presidente del Parlamento greco, Zoe Konstantopoulou, che l'ha nominato coordinatore scientifico della Commissione greca per un audit sul debito pubblico, una indagine accurata sull'effettiva quantità dei debiti della Grecia, ma soprattutto sulla loro natura. L'obiettivo politico è quello di mettere in discussione il debito stesso, o almeno una sua parte. Un'operazione che spaventa l'Unione europea ma che invece in Grecia è diventata ormai materia di dibattito politico.

"ALL'INSEDIAMENTO della Commissione che ho l'onore di coordinare" spiega Toussaint, "l'intervento di maggior sostegno è stato fatto dal presidente della Repubblica, Prokopis Paulopoulos". Un conservatore di Nuova Democrazia eletto con il sostegno di Syriza e che, nel suo intervento, ha messo l'accento sulla necessità di rispettare la sovranità degli Stati. "I lavori della Commissione sono stati trasmessi in diretta tv per tutti i tré giorni della loro durata", continua il presidente del Cadtm. "C'è stata la presenza di Alexis Tsipras e di 14 tra ministri e viceministri, tra cui Yanis Varoufakis, il potente e mediatico ministro dell'Economia che ha promesso 'tutto l'appoggio' del suo ministero". Toussaint ha una certa esperienza di audit del debito pubblico. Lo va proponendo da almeno un decennio e l'ha messo in pratica in Ecuador, offrendo consulenza al governo di Rafael Correa che ha disconosciuto 7 miliardi di dollari di debito estero. "Il concetto è semplice: esiste un debito contratto in violazione dei Trattati internazionali, delle Convenzioni sui diritti dell'uomo, in violazione di diritti basilari come quello alla salute, all'istruzione, a un reddito dignitoso. Diritti garantiti dall'Onu e dalle organizzazioni internazionali. La nostra tesi, spiega, è che tutti i debiti contratti violando quei diritti sono illegittimi, odiosi, insostenibili e come tali vanno annullati". Posizione radicale, non c'è dubbio, ma che sembra si stia affermando in Grecia se è vero, come racconta Toussaint, che il gradimento per Tsipras sfiora il 70% e che nei sondaggi Syriza è passata dal 36% ottenuto alle elezioni di gennaio all'attuale 45%. "Quando si parla di debito contratto con l'estero - continua Toussaint -, bisogna sempre ricordarsi che esiste la corruzione". La storia dei sottomarini U214, acquistati dalla Germania (4 miliardi di euro alla ThyssenKrupp) ma che hanno il "vizio" di divenire instabili in presenza di mare agitato, è già nota. "Meno nota, spiega il consulente del Parlamento greco, l'acquisto di 30 aerei F16 che sono stati trovati... senza motore e senza le protezioni informatiche contro i missili. L'acquisto è stato effettuato dal governo precedente ma ora, se si vuole dare un senso a quegli aerei, bisogna comprare i motori".

LA CORRUZIONE ha spazzato via una parte della classe dirigente ellenica a partire dal Pasok, il partito socialista. Anche per questo la Commissione per l'audit è composta, oltre che da sindacalisti, da costituzionalisti, alti funzionari delle banche private, da statistici e da un nutrito pacchetto di consulenti internazionali. Tra cui l'ex ministro e presidente della Banca centrale dell'Ecuador, oggi all'opposizione di Correa, sindacalisti belgi e francesi, economisti europei, professori di diritto, esponenti dello stesso Cadtm in Francia, Belgio e Grecia. I lavori della Commissione dureranno un paio di mesi e il loro esito potrebbe costituire una svolta non indifferente nella politica europea. L'orientamento di Toussaint, che non vuole però preannunciare le conclusioni dei lavori, è quello di fare leva sul mancato rispetto dei Trattati, ma anche di norme che regolano il funzionamento stesso dell'Unione europea fino alla verifica del rispetto della Costituzione greca. La Commissione vaglierà i debiti contratti tra il 2009 e il 2015, nel pieno della crisi.

Alla domanda sugli effetti nei confronti di altri paesi, tra cui l'Italia, Toussaint risponde seccamente: "Bisognava sapere a che condizioni si prestava il denaro alla Grecia ed essere quindi consapevoli della pericolosità del credito. Il Memorandum ha violato in modo molto grave diritti come quello alla salute". Ma, osserviamo, ora sarebbero i cittadini europei a dover pagare. "Non è così, risponde Toussaint, l'Italia come la Francia o la Germania possono rifarsi applicando un'imposta alle banche che sono le vere beneficiarie dei prestiti erogati dalla Troika e che la Grecia ha utilizzato per rimborsare gli istituti di credito. Il 25% del debito greco è nelle mani delle banche francesi, il 19% di quelle tedesche e l’11-12% di quelle italiane. Non sono i cittadini del vostro paese ad aver prestato denaro alla Grecia. Quindi non è giusto che paghino". La Grecia, in ogni caso, sembra avere davanti solo due alternative: piegarsi alla volontà delle "istituzioni", come ora è definita la Troika, oppure annullare, sia pure in parte, il suo debito. "Di uscita dall'euro non si discute ad Atene", assicura Toussaint, ma se tutta Europa continua a chiedere ragionevolezza e moderazione, la popolazione continua a sperare in soluzioni radicali".