Viareggio, chi sgombera bambini è un criminale

Tue, 24/01/2017 - 15:41
di
Communia Viareggio e Versilia

La prepotenza del potere alle volte supera l'immaginabile. Mercoledì 18 gennaio al mattino, per volere della magistratura di Lucca, diverse persone sono state sgomberate a Viareggio e cacciate in mezzo alla strada nonostante il freddo. Tra questi anche una famiglia con madre, padre e due bambini: uno di poco più di due anni e l’altro di appena uno. Non si sono fermati nemmeno di fronte all’infanzia. Decine di poliziotti e carabinieri hanno fatto irruzione nella casa di questa famiglia occupata dal 10 ottobre e nella casa di un’altra persona confinante anche quella sgomberata. Hanno fatto danni, rotto il lettino di un bambino, tagliato i fili della luce, divelto i tubi dell’acqua e scaraventato in mezzo alla strada gli oggetti delle persone. Come al solito l’amministrazione comunale era assente e gli assistenti sociali del comune non hanno trovato niente di meglio che proporre casa famiglia per la madre e i bambini mentre il padre si sarebbe dovuto arrangiare da solo. Avrebbero diviso la famiglia alla faccia della retorica che contraddistingue lor signori su questo tema, se non fossero intervenuti i militanti della Brigata Sociale Antisfratto ospitando l'intera famiglia nel pronto soccorso abitativo presso il Cantiere Sociale.
La casa sgomberata era stata recuperata lo scorso 10 ottobre ed era stata pulita dal degrado in cui versava vedi siringhe e bottiglie ma in procura si sono attaccati ad un cavillo: ovvero che la casa occupata aveva dei sigilli perché già sequestrata in precedenza. Quali sigilli, ci chiediamo noi, che al momento dell’ingresso non sono stati visti da nessuno? E chi ha sigillato la casa lo ha fatto lasciandoci dentro siringhe e ogni altro tipo di schifezza? La casa appartiene al demanio e da una decina di anni era alla mercé di chiunque fino a che questa famiglia non l'aveva recuperata. Ora tornerà al degrado. Certi magistrati sono celeri nel combattere la povertà, perché questa è la vera colpa delle persone cacciate in mezzo alla strada, ma non sono altrettanto solerti nel combattere il crimine organizzato e la corruzione. Immediatamente durante lo sgombero sono accorsi sul posto militanti di Brigata Sociale Antisfratto e Unione Inquilini che hanno contestato questa operazione repressiva giudicandola come un atto di infinita arroganza da parte del potere. Nei giorni successivi sono stati appesi numerosi striscioni di protesta per la città ed alcuni militanti hanno deciso anche di andare a sgomberare simbolicamente il comune mettendo dei sigilli e affiggendo uno striscione “Adesso vi sgomberiamo noi!”
Sabato 21 si è svolto un presidio in centro città, nella zona del mercato, a cui hanno aderito diverse associazioni e gruppi sociali e politici a al quale hanno partecipato quasi un centinaio di persone compresi gli abitanti delle altre case occupate presenti con lo striscione: “Chi sgombera i bambini è un criminale!” Durante gli interventi al presidio è stato sottolineato come legalità e giustizia, non solo, non siano sinonimi ma alle volte siano proprio due concetti opposti. E' stato ribadito come solo l'autorganizzazione e la riappropriazione siano le uniche risposte da dare alla crisi prodotta dalle politiche di austerity e del neoliberismo.
Qualcuno nella maggioranza che amministra la città ha affermato che questi erano abusivi, rispondiamo che di fronte a una situazione grave come quella della casa, un sindaco non può pensare di trasformare un problema sociale in un problema di ordine pubblico di fatto delegando alle forze dell’ordine e alla magistratura. Informiamo il sindaco, Giorgio Del Ghingaro, e la sua assessora al sociale, Sandra Mei, che le politiche sociali sono ben altra cosa.
Del Ghingaro quando si è insediato per la seconda volta, dopo la breve parentesi del commissario prefettizio, aveva dichiarato che sarebbe stato il sindaco di tutti i cittadini. A noi sembra che lo sia solo dei ricchi e potenti di quelli che stanno facendo affari dalla svendita del porto e del centro congressi. Nessuna parola è stata pronunciata per chi vive l'emergenza abitativa o il dramma della disoccupazione.
Vedere dei bambini spinti dalle forze di polizia in mezzo alla strada di gennaio è una cosa semplicemente vergognosa. Purtroppo le persone sotto sfratto aumentano di giorno e in giorno ma fortunatamente aumentano anche i picchetti delle compagne e dei compagni che si autorganizzano.