Ora basta promesse: il lavoro si paga!

Wed, 25/05/2016 - 13:39
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Lavoratrici e lavoratori dei centri SPRAR “Eta Beta”

Pubblichiamo di seguito il comunicato dei lavoratrici e lavoratori dei centri SPRAR “Eta Beta” per la mobilitazione di giovedì 26 a cui parteciperemo anche come Communia Roma con l'intento di unire le battaglie di questi giorni dei migranti con quelle degli operatori, entrambe vittime del business dell'accoglienza. Ad esser protagonisti di un'accoglienza e di un lavoro degno sono invece proprio operatori e migranti e non i padroncini delle cooperative.

Giovedì 26 maggio, a partire dalle ore 10, saremo nuovamente in presidio a viale Manzoni, sotto il Dipartimento politiche sociali. Dopo le mobilitazioni del mese di marzo, i tavoli con il Direttore del Dipartimento Stefano Giulioli (23.03) e il Direttore della Direzione Accoglienza e Inclusione Antonio De Cinti (29.03), la Coop. “Eta Beta” ha saldato 3 delle 6 retribuzioni che ci erano dovute. Di più, sembrava che la situazione – dal punto di vista retributivo – si stesse finalmente stabilizzando, dopo più di un anno di continui ritardi nei pagamenti. Invece, così non è stato. Da ieri, 20 maggio, gli stipendi che ci spettano sono ancora 4.

La misura è colma: il lavoro si paga, i nostri diritti non possono attendere!

Saremo nuovamente sotto il Dipartimento Politiche sociali, perché siamo stufi del rimpallo delle responsabilità tra Cooperativa e Committente, e riteniamo – come tra l’altro affermano le Deliberazioni comunali (135/2000; 259/2005) – che Roma Capitale debba garantire il pieno rispetto dei diritti di chi lavora nei propri servizi in appalto. Servizi pubblici essenziali, come lo SPRAR, che pretendono finanziamenti certi, tanto per gli stipendi di lavoratrici e lavoratori quanto per gli ospiti (Pocket Money, Metro Card, formazione, ecc.). Chiediamo di essere ricevuti dal Direttore del Dipartimento e dal Direttore della Direzione Accoglienza e Inclusione, perché vogliamo vederci chiaro e, soprattutto, vogliamo risposte immediate; sapere quali strumenti metteranno in campo, da subito, per risolvere il problema una volta per tutte. Problema, ripetiamo, che è nostro, ma che da troppo tempo affligge il sistema dell’accoglienza come tale, già segnato, lo scorso anno, dalle inchieste su “Mafia Capitale”.

Invitiamo lavoratrici e lavoratori dell’accoglienza, cittadinanza attiva e antirazzista a sostenere la nostra mobilitazione e a partecipare, in modo solidale, al presidio del prossimo giovedì.

Una mattinata di lotta per gridare: ora basta, non si lavora gratis!

Lavoratrici e lavoratori dei centri SPRAR “Eta Beta”

CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario