Eqità previdenziale, sostenibilità fiscale: il 24 aprile mobilitazione sotto l'Inps

Tue, 21/04/2015 - 18:52
di
Coalizione 27 febbraio

Equità previdenziale, sostenibilità fiscale, welfare universale: è il momento di agire!
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Il sistema previdenziale italiano introdotto dalla Legge 335/1995 è iniquo. Se ne sa poco, se ne parla quasi mai. Lo sanno o lo hanno intuito le lavoratrici e i lavoratori autonomi, i parasubordinati, i precari; comincia ormai a saperlo una generazione che non sarà in grado – causa l'intermittenza lavorativa, i bassi compensi, la disoccupazione per periodi lunghi – di accumulare un montante contributivo degno di questo nome. Iniquo come lo è il welfare, dissanguato dalle politiche neoliberali degli ultimi decenni, colpito a morte, o quasi, dall'austerity, sicuramente escludente per una parte importante della società: una coperta sempre più corta che lascia al freddo milioni di lavoratrici e di lavoratori, di professionisti e di precari, di studenti e di disoccupati.

L'INPS incrocia molte storie, è bene raccontarle tutte.
Quella di un sistema contributivo con piena coincidenza tra prestazione previdenziale ed importo contributivo individuale, con contributi rivalutati o svalutati in base alle variazioni del PIL.
Quella di una Gestione separata con l'aliquota in crescita senza sosta (la riforma Fornero, anche per quest'anno sospesa, prevede l'aumento fino al 33%), mannaia per professionisti atipici e parasubordinati, ma anche per dottorandi e precari della ricerca.
Quella di una DIS-COLL (indennità di disoccupazione per Co.co.co. e Co.co.pro.) introdotta dai decreti attuativi del Jobs Act e ancora lontana dall'essere erogata.
Quella delle indennità per i tirocinanti del programma Garanzia giovani (rivolto a giovani disoccupati e NEET) per le quali, al pari della DIS-COLL, neanche un Euro è stato sbloccato.

Tante storie che parlano di un mondo del lavoro, quello autonomo e parasubordinato, senza diritti; di generazioni escluse dal welfare.

Di questo si è discusso nella densa assemblea nazionale della “Coalizione 27 febbraio” lo scorso sabato (14.03) a Roma, presso l'atelier autogestito Esc. Un momento di confronto come ne capitano di rado, in cui ci si è addentrati nel merito, con l'obiettivo di costruire una piattaforma rivendicativa e una mobilitazione capaci di invertire la tendenza; con l'obiettivo di un sistema fiscale e previdenziale compatibile con la vita, per riaffermare il principio secondo cui si lavora per produrre reddito, e non si può e non si deve avere una rendita per poter lavorare.

Coscienti che la solidarietà intercategoriale e interprofessionale rappresenti lo strumento decisivo per poter affrontare e risolvere i problemi comuni, abbiamo lanciato la “Carovana dei diritti - Percorso di luoghi, parti e controparti”, che raggiungerà a tappe l’INPS e le Casse previdenziali delle professioni ordinistiche: l’espressione di un nuovo mutualismo che unisce tutti coloro che lavorano che vivere e fino ad oggi divisi, la costruzione di una nuova e cosciente cultura del Diritto.

È ora di alzare la testa, è giunto il momento di agire!

Il 24 aprile dalle ore 9:30 ci incontreremo sotto la sede centrale dell'INPS, all'Eur, per raccontare le nostre storie ed incrociare le nostre lotte. Sarà lo Speakers' Corner di tutt* coloro che si battono per una previdenza equa, una fiscalità sostenibile, un welfare universale.

Cosa chiederemo il 24 aprile:

* correttivi solidaristici al sistema contributivo;
* sblocco immediato dei pagamenti della DIS-COLL;
* sblocco immediato per le indennità dei tirocinanti iscritti al programma Garanzia giovani;
* rivalutazione del montante contributivo, realisticamente conveniente, almeno parametrata al rendimento dei titoli di stato;
* una “pensione minima di cittadinanza” indipendente dal montante contributivo accumulato;
* un'aliquota della gestione separata effettivamente sostenibile; non solo il blocco degli aumenti previsto dalla riforma Fornero, ma l’avvio di un piano di riduzione sui parametri europei;
* estensione universale del welfare (malattia, maternità, ammortizzatori sociali) e reddito di base.

Con questi contenuti è stata inviata una lettera aperta al Presidente dell'Inps Boeri, che pubblichiamo di seguito.

Egregio Presidente Dott. Boeri,

siamo lavoratori, professionisti autonomi, atipici e ordinisti, parasubordinati, precari della ricerca, studenti, iscritti al programma ‘Garanzia giovani; le scriviamo perché venerdì 24 aprile saremo sotto il suo ufficio, con un’intenzione chiara: poterLa incontrare, presentarLe le nostre istanze.

In queste settimane abbiamo letto con attenzione le Sue dichiarazioni: una vera e propria proposta di riforma del sistema previdenziale, che presenterà al governo entro giugno. Abbiamo notato la Sua insistenza sull’estensione in senso universalistico delle protezioni sociali, così come l’indisponibilità di Palazzo Chigi a prestarLe ascolto. Ci è chiaro: Lei ha in mente un nuovo INPS capace, riprendiamo le Sue parole, di combinare previdenza e assistenza. Non sono casuali, dunque, i Suoi espliciti riferimenti ad un reddito minimo di cittadinanza per gli over 55 che perdono il posto di lavoro e non possono accedere alla pensione; all’idea di ricalcolare le pensioni alte con il metodo contributivo per una redistribuzione delle risorse verso il basso (così auspichiamo e abbiamo capito); all’unificazione dei trattamenti previdenziali. Al centro l’«operazione trasparenza», in netta controtendenza rispetto alle politiche del suo predecessore.

Tutto molto importante, indubbiamente; ma se la direzione è quella di estendere in senso universalistico le protezioni sociali, ancora insufficiente. Oltre agli ‘esodati’ ‒ da tutelare a ogni costo intendiamoci ‒ c’è un mondo, il nostro, che in questo stato di cose non accederà mai ad una pensione dignitosa. Un mondo del lavoro che non dispone di ammortizzatori sociali, che è sottoposto a una pressione fiscale insostenibile, che non dispone di welfare né diritti.

Tanti, tantissimi, che giunti al bivio dell’insostenibilità hanno scelto di mutare la rabbia in proposizione; hanno sollevato il capo, cercato persone, confronti ed opinioni, in rete ed in tante assemblee pubbliche; assieme abbiamo definito una prima serie di istanze che in questa lettera Le riassumiamo e che il 24 mattina vorremmo, con Lei, approfondire in colloquio. Le nostre richieste riguardano:

- l’introduzione di correttivi solidaristici all’attuale sistema contributivo;

- lo sblocco immediato dei pagamenti della DIS-COLL;

- lo sblocco immediato per le indennità dei tirocinanti iscritti al programma ‘Garanzia giovani';

- la rivalutazione del montante contributivo, realisticamente conveniente, almeno parametrata al rendimento dei titoli di Stato o a benchmark assicurativi di mercato;

- una ‘pensione minima di cittadinanza’ indipendente dal montante contributivo accumulato e superiore all’attuale assegno sociale;

- un’aliquota della Gestione Separata effettivamente sostenibile; non solo il blocco degli aumenti previsto dalla riforma Fornero, ma l’avvio di un piano di riduzione sui parametri europei;

- l’unificazione delle prestazioni previdenziali: basta con le ricongiunzioni onerose o con i versamenti di contributi a vuoto!

- l’avvio di un processo di unificazione delle casse previdenziali degli ordini professionali;

- l’estensione universale del welfare (malattia, maternità, ammortizzatori sociali) ed un reddito di base.

Riteniamo queste le premesse fondamentali per cambiare rotta e ripensare la previdenza e le protezioni sociali di un paese ‒ il nostro, lo ricordiamo ‒ affossato dalla crisi, dalla disoccupazione di massa, dall’impoverimento, dalla svalorizzazione del lavoro. Confidiamo nella Sua disponibilità a incontrarci, confermandoLe che la nostra mobilitazione non si fermerà fino a quando non otterremo risposte ‒ confidiamo, soprattutto, concrete.

Distinti saluti,

Coalizione 27 febbraio

(ACTA, ADU – Associazione degli avvocati Difensori d’Ufficio, ANAI – Associazione Nazionale Archivistica Italiana, Archivisti in Movimento, Assoarching, Associazione delle guide turistiche, Camere del Lavoro Autonomo e Precario – CLAP, Comitato per l’Equita Fiscale, Comitato Professioni Tecniche – Ingegneri e Architetti, F.N.P.I. – Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane, Geomobilitati – Geometri, IVA sei Partita, Inarcassa Insostenibile, Intermittenti della Ricerca – Roma, MGA – Mobilitazione Generale degli Avvocati, Rete della Conoscenza, Sciopero Sociale – Roma, Stampa Romana)