La vicenda greca, le scelte del governo Tsipras, l'inflessibile volontà dei dirigenti politici ed economici dell'Unione europea, parlano a noi, di noi, e ci pongono delle domande stringenti.
Parlano di un potere economico-finanziario che continua ad approfittare della crisi - da loro creata - per consolidare la presa sulle istituzioni sovranazionali e rilanciare il profitto sulla pelle di tutte e tutti noi.
Parlano del ricatto del debito, che si è formato proprio per sostenere quei profitti, contro le spese sociali, i beni comuni, i diritti di lavoratrici e lavoratori.
Parlano di istituzioni politiche coscientemente al servizio di quel potere, loro alleate e dirette a eliminare qualsiasi possibilità di autonomia, decisionalità dal basso - di democrazia, insomma.

E parlano di noi le tragedie delle centinaia di migliaia di migranti e profughe/i costretti ad arrivare in Europa rischiando la vita e tenuti ai margini della Fortezza Europa. Margini che non impediscono però il loro sfruttamento nei campi gestiti dal caporalato per conto delle grandi imprese, nelle finte cooperative, in un mercato "nero" del lavoro che approfitta della loro condizione di irregolarità e subalternità per aumentare i profitti.
Un mercato del lavoro trasformato in peggio anche nel nostro paese dal Jobs-Act renziano, che ha eliminato ogni tutela dello statuto dei lavoratori e ha consegnato a nuove forme di precarietà a tempo indeterminato lavoratori e lavoratori di ogni età (ma soprattutto giovani).

Tutto questo interroga chi - come noi - si pone l'urgenza di affrontare in modo radicale tali attacchi ai diritti sociali e alla democrazia, ma è consapevole dell'insufficienza delle forme politiche finora conosciute e della necessità di sperimentarne di nuove per invertire gli attuali rapporti di forza; e chi, come noi, pensa che sia necessaria una pratica politica nuova, che non rinunci ad un progetto di trasformazione politica e sociale della realtà, ma sa che non potrà nascere da qualche ricomposizione delle soggettività esistenti, ma solo dalla costruzione e ricostruzione di relazioni di classe dal basso attraverso pratiche di mutuo soccorso, autogestione, riappropriazione.

COMMUNIAFEST
dal 18 al 20 settembre Seminario nazionale del Network Communia
alla Fattoria senza padroni Mondeggi - Bagno a Ripoli (Firenze)

Riappropriazione sociale, mutuo soccorso, conflitto. Alternative politiche e pratiche sociali in cammino

Come si rompe con austerità e neoliberismo in Europa? E' possibile costruire un'alternativa basata sul protagonismo popolare e l'autogestione?
Come si consolidano le resistenze sociali e le reti nazionali e continentali delle esperienze di mutuo soccorso, autogestione conflittuale, riappropriazione?
Come si costruisce autorganizzazione, Autogoverno decentralizzato e "poder popular"?

3 giorni di incontri:
* contro il ricatto del debito
* sul familismo e la propaganda "anti-gender",
* su precarietà/ reddito /lavoro dignitoso,
* per autoproduzioni e filiere corte/ sfruttamento zero / sostegno alla sovranità alimentare
* su riappropriazione / mutualismo conflittuale/ autogestione,
* su potere, resistenze e soggetti politici nell'Europa dell'austerità

Spettacoli teatrali e musica in compagnia

La partecipazione al seminario è aperta e gratuita (sottoscrizione volontaria per condivisione spese organizzative)
Contributo per ogni pasto 6 euro

Per info: info@communianet.org

PROGRAMMA
Venerdì 18 settembre
* dalle 10.00 accoglienza e visita di Mondeggi, fattoria senza padroni
* alle 14.30 appuntamento collettivo per spiegazioni tecniche, presentazione della fattoria, indicazioni sul programma
* dalle 15.00 - workshop:
- una campagna contro il debito - per un Cadtm italiano
- familismo e propaganda "anti-gender"
* alle 18.30 - plenaria: un nuovo "manifesto" di Communia Network. Discussione sulle pratiche, le identità e la costruzione di nuova politica della rete.

* dopo cena: serata conviviale in fattoria

Sabato 19 settembre:
* alle 10.00 - plenaria: "Potere, resistenze e soggetti politici nell'Europa dell'austerità".

Intervengono: Lidia Cirillo; Raul Camargo (deputato di Podemos a Madrid, membro di anticapitalistas); una/un compagna/o dalla Grecia
* dalle 15.00 - workshop:
- Precarietà, reddito, lavoro dignitoso. La costruzione dello sciopero sociale
- Spazio fuorimercato. Autoproduzioni e filiere corte, sfruttamento zero e sostegno alla sovranità alimentare

* alle 18.00 - plenaria: "Riappropriazione, mutualismo conflittuale, autogestione. Dalle esperienze alla costruzione di una nuova idea di politica"

Intervengono: Gigi Malabarba (RiMaflow); Daniel Tanuro (LCR-SAP Belgio e autore de £L'impossibile capitalismo verde"); esperienze di autogestione produttiva e sociale
* dopo cena: spettacolo del Teatro contadino libertario e musica all nite long

Domenica 20 settembre
* alle 10.00 - plenaria: Organizzazione del Network Communia, strumenti di comunicazione, iniziative, campagne e pratiche per l'autunno