Dagli Usa: Sciopero internazionale delle donne il Primo maggio

Tue, 04/04/2017 - 10:30
di
National Committee of the International Women’s Strike*

Il Primo Maggio 2017 sarà una giornata di lotta contro l’amministrazione Trump. Una giornata in cui come lavoratrici di tutto il paese, salariate e non, sciopereremo, marceremo, manifesteremo, faremo azioni di boicottaggio e faremo sentire le nostre voci contro il sessismo, il razzismo, la xenofobia e l’omofobia di questa amministrazione.

Trump ha apertamente dichiarato guerra agli immigrati, dalla costruzione di un muro tra gli Stati Uniti e il Messico ai bandi contro i Musulmani. Noi lottiamo per lo smantellamento di tutti i confini e tutti i muri. Questa è la ragione per cui lo Sciopero Internazionale delle Donne sciopererà insieme a tutti coloro che organizzano il Primo Maggio.
In quanto femministe antirazziste del 99%, molte delle quali siamo noi stesse immigrate, ci opponiamo ai raid dell’ICE (Immigration and Customs Enforcement - Agenzia per l’immigrazione e le dogane), che negli ultimi tempi hanno terrorizzato e diviso le nostre famiglie. In quanto donne cis e trans siamo state in prima linea nell’organizzazione contro tali raid, nella difesa delle nostre famiglie. Siamo minacciate dalla prospettiva di perdere i nostri figli, non solo a causa dell’ICE ma anche per colpa delle nuove barbare regole che propongono di toglierci i nostri figli e di separare le nostre famiglie alla frontiera. Dobbiamo anche confrontarci con un sistema di welfare per l’infanzia sessista e razzista che trae profitto dal rubarci i nostri bambini e dal metterli in affidamento o renderli disponibili per l’adozione da parte di stranieri benestanti, dove essi troppo spesso affrontano abusi e traumi.

La violenza dell’ICE contro gli immigrati è parte della sistematica violenza della polizia contro Neri, Latinx e Nativi Americani, e la massiccia incarcerazione di persone di colore. Questa violenza, questo sessismo e questo razzismo sistematici opprimono e umiliano le donne di colore, incluse le donne Native e immigrate, ogni giorno della nostra vita. A coloro che vogliono circoscrivere il femminismo, diciamo che il femminismo non può essere circoscritto solo alle rivendicazioni sui diritti riproduttivi e una formale uguaglianza di genere. Il femminismo è una lotta contro la povertà, il razzismo e i raid contro gli immigrati. Le donne che sono parte dell’1% o che aspirano a esserne parte fanno affidamento sul resto di noi, e in particolare sulle donne immigrate e di colore, per lo svolgimento dell’attività di cura con una retribuzione bassa o senza alcuna retribuzione. Per questo sciopereremo il Primo Maggio.

A coloro che non danno importanza al lavoro che le donne e le persone non-binarie svolgono nell’economia formale e informale, a partire dalle madri, diciamo che nutrire, vestire, ospitare ed educare intere comunità, fornire più assistenza sanitaria non retribuita che tutte le istituzioni sanitarie messe insieme, pulire e curare la manutenzione delle case di tutti è un lavoro vero ed è fondamentale per la società, nonostante sia non riconosciuto e invisibile. Anche il lavoro degli immigrati, e in particolare delle donne immigrate, è nascosto e non rispettato. Per questo sciopereremo il Primo Maggio.

A coloro che dicono che gli immigrati non hanno diritto di essere qui, diciamo che siamo fuggiti da paesi bombardati, occupati e impoveriti dal complesso industriale militare degli Stati Uniti e i governi brutali che hanno imposto o sostenuto. Le guerre degli USA rubano terra e risorse, sfruttano, stuprano, imprigionano e torturano persone – dall’Afghanistan e l’Iraq all’Egitto e la Siria, dalla Palestina e il Sudan del Sud a Haiti e Honduras. Il Primo Maggio scioperiamo per rivendicare la ricchezza che noi immigranti abbiamo aiutato a produrre e per stabilire il nostro diritto di essere qui.

L’8 marzo ci ha insegnato il potere dell’azione unitaria. Abbiamo marciato, scioperato, fatto azioni di boicottaggio e manifestato. Faremo lo stesso il Primo Maggio.
Lo faremo perché una ferita a una di noi è una ferita a tutte.
Lo faremo perché, come l’8 marzo, così il Primo Maggio, la solidarietà è la nostra arma.

*Il Comitato nazionale dello Sciopero Internazionale delle Donne (National Committee of the International Women’s Strike) è una rete di femministe radicali degli Stati Uniti che hanno promosso l’appello per lo sciopero delle donne dell’8 marzo negli USA.
Fonte articolo: https://www.viewpointmag.com/2017/03/31/solidarity-and-continued-struggl...
Traduzione di Aurora Donato.