Roma, il redde rationem sul caso rifiuti

Sun, 02/02/2014 - 19:30
di
Emiliano Viti

Roma e dintorni si sta avvicinando velocemente al "redde rationem" sul caso rifiuti. Finalmente Malagrotta chiuderà, stando alle dichiarazioni ufficiali. Questo però non metterà la parola fine alla politica delle discariche. Anzi, è già stato individuato un nuovo sito, Falcognana su via Ardeatina. Si chiuderà, quindi, una Malagrotta per aprirne un'altra. Si infierirà ulteriormente su un territorio già disastrato, perché si utilizzerà la discarica già attiva della Ecofer, discarica di fluff, su cui c'è l'ombra di infiltrazioni mafiose.
Tutto questo avrà un costo per le popolazioni. Un continuo aumento delle bollette per il conferimento in discarica del tal quale e per le infrazioni con cui l'Europa continua a multare la politica dei rifiuti in Italia. Ultima infrazione riguarda la tritovagliatura. Invece di dividere i rifiuti per il riciclo, un decreto dell'ex Ministro Prestigiacomo nel 2009 ha pensato bene solo di sminuzzare i rifiuti prima di interrarli. Oggi finalmente questo metodo è stato dichiarato fuorilegge e iniziano a fioccare le condanne per alcuni Sindaci che ancora non si sono attivati per la raccolta differenziata.
Infatti, per tutti i Sindaci e Assessori con delega all’Ambiente dei Comuni conferitori, si delinea una ipotesi di reato molto chiara. Le conclusioni della sentenza “storica” della Corte dei Conti, sezione giurisdizionale della Liguria, del 29 maggio 2013 ha condannato al pagamento per danni erariali, amministratori del Comune di Recco per mancato raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti prevista dalla legge italiana e della quota fissata dall’Unione Europea.
Sarebbe ora che chi sbaglia paghi.
Tronando a Roma, sull’asse di Via Ardeatina, c’è un ulteriore discarica, quella di Roncigliano, dove ormai dalla primavera del 2013, per effetto del Decreto Clini, vengono conferiti non solo i rifiuti dei Castelli Romani, ma anche di diversi quartieri di Roma.
Dai primi di Settembre su Via Ardeatina, la popolazione ha iniziato a dissentire in modo determinato con presidi spontanei e permanenti di comitati popolari, assemblee e manifestazioni, con la forte richiesta dello stop a discariche e inceneritori, per un avvio immediato della raccolta differenziata. Il 21 Settembre oltre 10.000 persone hanno invaso Roma, per la prima manifestazione cittadina contro le devastazioni ambientali. D’altronde oggi la crisi ambientale impatta sempre di più con la crisi economica. Basti pensare che i siti individuati per le discariche insistono nella cosiddetta area produttiva di Roma, dove ormai non passa giorno in cui vengono dismesse o delocalizzate piccole e medie aziende. Come dire, dopo aver spremuto un territorio, si lasciano disoccupazione e rifiuti. Provocando un ulteriore costo sociale, per l’aggravio delle condizioni di salute. Tanto è tutto a carico della collettività.
Il primo Ottobre inizieranno ad arrivare i camion di rifiuti a Falcognana. Per quella data i movimenti no inc e no discarica stanno preparando iniziative per scongiurare questo ennesimo disastro ambientale e sociale. Poi il 12 ottobre, giornata nazionale di mobilitazione dei movimenti ambientali in tutta Italia, ci sarà un biciclettata che vorrà collegare le mobilitazioni popolari di Roncigliano e Falcognana lungo la Via Ardeatina. Una mobilitazione per bloccare la circolazione di morte dei compattatori di rifiuti, per una alternativa a rifiuti zero, per un’altra mobilità e un altro sistema di sviluppo.