Roma, 1-2 Marzo - Assemblea Nazionale Forum dei Movimenti per l'Acqua

Tue, 25/02/2014 - 13:29
di
acquabenecomune.org

Riportiamo di seguito il comunicato del Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua verso un'assemblea nazionale l'1 e 2 marzo.

Assemblea nazionale
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Roma, 1-2 Marzo 2014
SCUP – Sport e Cultura Popolare (Via Nola 5)

l'1 e 2 marzo prossimi a Roma si svolgerà l'assemblea nazionale del movimento per l'acqua.
L'approfondimento della crisi economica e sociale, il crescente rafforzamento delle politiche d'austerità, il continuo attacco ai beni comuni e agli esiti referendari ci ha portato a valutare la necessità di una discussione ampia e generale che da una parte mantenga un focus sulle campagne volte alla gestione pubblica e partecipativa dell'acqua, all'attuazione dei referendum e dall'altra affronti i nodi cruciali emersi con la crisi ponendosi l'obiettivo di sviluppare nessi, ripensare e rafforzare la costruzione delle connessioni e delle relazioni con tutti i soggetti che si battono per i beni comuni e per la fuoriuscita dal modello neoliberista. Si tratta di attivare tutte le sinergie necessarie per giundere a pratiche sociali incisive. In particolare, a questo fine riteniamo fondamentale affrontare le questioni del reperimento delle risorse e di una nuova finanza pubblica, delle forme della democrazia, della conservazione delle risorse e della giustizia ambientale".

Per queste ragioni invitiamo tutte e tutti a partecipare e contribuire alle due giornate di discussione.

Programma

SABATO 1 MARZO
• ore 10.30-13.00 – assemblea plenaria introduttiva

• ore 13.00-14.00 – Pausa pranzo

• ore 14.00-16.30 – gruppo di lavoro “campagne nazionali e diritto all'acqua”
• ore 14.00-16.30 – gruppo di lavoro “acqua e finanza”

Di seguito il contributo prodotto dal Forum verso l'assemblea nazionale:

La discussione intorno allo svolgimento della consueta assemblea nazionale del movimento per l'acqua è iniziata sin dall'autunno scorso e al momento è giunta ad un buon livello di approfondimento rispetto ai temi che s'intendono affrontare in questo importante appuntamento.
In particolare la discussione ha portato a ribadire l'esigenza di una svolta politica in grado di garantire un rilancio e un salto di qualità dell'iniziativa del movimento per l'acqua pur mantenendo e sviluppando la propria specifica fisionomia e natura, di soggetto che si batte per ripubblicizzare il servizio idrico, eliminare la logica del profitto dalla gestione dell'acqua e sperimentarne forme di democrazia e gestione partecipativa. In questo quadro è emerso come di assoluta rilevanza ridare un forte respiro nazionale al percorso.
Si è convenuto sul fatto che l'approfondimento della crisi stia generando politiche economiche e sociali sempre più pesanti, compreso il rilancio dei processi di privatizzazione, da cui deriva la necessità di un aggiornamento della nostra strategia al fine di individuare le riposte più adeguate da mettere in campo. In particolar modo la ridefinizione della strategia è stata condivisa a partire dalla consapevolezza di come l'azione del movimento per l'acqua, a due anni e mezzo dai referendum, stia registrando un arretramento su un versante più resistenziale e di carattere territoriale essendo via via diminuita la spinta propulsiva derivante dall'orizzonte nazionale che ha qualificato la nostra battaglia da diversi anni a questa parte. Dalla discussione è emersa l'urgenza di trovare risposte all'altezza della situazione rispetto al potentissimo attacco protratto da parte del Governo, delle istituzioni europee e da parte dei grandi poteri forti finanziari ai beni comuni, ai diritti, alla democrazia e più in generale alla società intera.
Sulla base di queste considerazioni si è condivisa l'esigenza di costruire un nuovo orizzonte generale dell'azione del movimento per l'acqua, a partire dai filoni tematici già affrontati alla scorsa assemblea nazionale: democrazia, finanza e ambiente/tutela della risorsa. Dunque un nuovo orizzonte che a partire dalla specificità dell'acqua rafforzi le azioni di resistenza, continui a produrre conflitto e rilanci una proposta forte in grado di ricondurre tale bene comune a reale paradigma delle criticità che si stanno vivendo e dunque capace di parlare alla società, costruendo gli stessi strumenti per supportarla.
L'assemblea nazionale sarà un'occasione importante in cui approfondire i ragionamenti in merito al rafforzamento e al rilancio delle campagne nazionali già avviate come quella sulla ripubblicizzazione e di Obbedienza Civile, vista la loro alta valenza politica e strategicità tra le iniziative del movimento per l'acqua volte all'attuazione degli esiti referendari. In merito sarà opportuno che la discussione si orienti anche verso l'individuazione di nuove forme di mobilitazione e nuovi strumenti in grado di rendere ancor più efficaci tali campagne.
Inoltre si è condivisa l'idea di avviare un ragionamento sull'opportunità e modalità con cui lanciare un percorso per la costituzionalizzazione del diritto all'acqua.
D'altra parte si è convenuto sulla necessità di riprendere la nostra narrazione originaria sul tema dell'acqua come bene comune e del diritto all'accesso a tale bene, dall'altra di rinnovarla collocandola pienamente dentro la crisi economica e sociale affermando che la difesa dei beni comuni e un nuovo modello di pubblico sono leve per contrastare le politiche di austerità. In questa direzione, infatti, va la proposta di gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico avanzata dal movimento per l'acqua sin dalla sua nascita e rafforzata dalla vittoria referendaria.
Nella discussione ha assunto particolare rilevanza l'individuazione, la costruzione e il rafforzamento dei nessi e delle relazioni con gli altri soggetti che si battono per i beni comuni soprattutto alla luce del fatto che la crisi e delle politiche d'austerità messe in campo stanno provocando un rischio del restringimento dell'ambito di azione dei movimenti sociali. Tale obiettivo è stato perseguito da tempo a livello territoriale e da più parti è stato ribadito come sia uno degli obiettivi prioritari su cui il movimento per l'acqua deve continuare a lavorare nel prossimo futuro.
Altra questione che ha trovato una ampissima condivisione riguarda l'urgenza di rispondere all'attacco cui sono sottoposti gli enti locali dalle politiche ecomomiche messe in campo negli utlimi anni e il fatto che uno degli obiettivi di fondo sia la sostanziale fine della loro funzione sociale per come sinora l'abbiamo conosciuta.
Inoltre è stata ribadita la necessità di rafforzare e approfondire l'elaborazione di una proposta di gestione partecipativa da parte delle comunità locali del servizio idrico e più in generale dei servizi pubblici, oltre ad avviare percorsi di mobilitazione volti alla riappropriazione di spazi di democrazia diretta.
E' stata anche rilevata quale priorità il rafforzamento dell'azione internazionale a partire da quella europea soprattutto alla luce del successo della campagna ICE e del fatto che le scelte fondamentali sulle politiche economiche, vedasi fiscal compact, e sociali vengono assunte dalle istituzioni europee e poi pedissequamente applicate da parte del Governo italiano. A riguardo è stato sottolineato come uno dei temi su cui porre massima attenzione nel prossimo futuro sia il nuovo accordo transatlantico per il libero commercio e la libertà degli investimenti (TTIP) su cui Stati Uniti e Europa si sono impegnati ad avviare i negoziati e che, se approvato, comporterà un nuova profonda aggressione ai diritti sociali e del lavoro e ai beni comuni.
Il dibattito ha quindi portato a confermare e implementare i macro-temi intorno ai quali sviluppare la discussione della prossima assemblea nazionale:
 campagne nazionali e diritto all'acqua (campagna per la ripubblicizzazione e di Obbedienza Civile, costituzionalizzazione del diritto all'acqua);
 acqua e finanza (le banche nella gestione dell'acqua e dei beni comuni; conseguenze del patto di stabilità sul servizio idrico, sui servizi pubblici e enti locali; Cassa Depositi e Prestiti; proposta alternativa di finanziamento del servizio idrico; fiscal compact-pareggio di bilancio; accordo transatlantico - TTIP);
 acqua e democrazia (rinnovo degli strumenti di democrazia diretta e gestione partecipativa dell'acqua e dei beni comuni; futuro degli enti locali);
 tutela dell'acqua, del suo ciclo integrato e salute (tutela quali-quantitativa della risorsa idrica; diritto alla salute).
Inoltre è stata ribadita la necessità di avviare, sin da subito, un percorso d'interlocuzione con le realtà che si battono in difesa dei beni comuni presentando i ragionamenti sopraesposti e invitandole a partecipare e contribuire ai lavori sin dall'assemblea plenaria del sabato mattina.
In ultimo, si è convenuto di avviare una discussione interna e diffusa sui territori sui temi oggetto dell'assemblea in modo da giungere in quell'ambito con proposte e idee e misurandosi anche con gli strumenti territoriali e nazionali con cui portarle avanti. Su tale punto si è deciso di segnalare in lista coordinamento nazionale i vari appuntamenti territoriali con l'obiettivo di svolgerli entro e non oltre il 20 febbraio prossimo.