Il sindacalismo sociale che prende piede in Messico

Mon, 12/02/2018 - 11:11
di
Alberto Portillo Cortadellas*

L'Assemblea Nazionale dei Consumatori dell'Energia Elettrica è diventato uno dei movimenti sociali più potenti del Messico: 100.000 famiglie organizzate intorno ai reclami contro i debiti causati dalle alte tariffe del servizio elettrico privatizzato.

Arrivando nella parte urbanizzata del Messico, o almeno nella sua capitale, ribattezzata due anni fa Città del Messico, si rimane sorpresi dalla somiglianza tra uno dei suoi movimenti più forti, l'Assemblea Nazionale dei Consumatori dell'Energia Elettrica (ANUEE) e la nostra tanto famosa PAH (Plataforma de Afectados por la Hipoteca – movimento per la casa nato in Spagna con lo scoppio della crisi immobiliare NdT). Di fatto, questa affinità si può apprezzare tanto nelle dimensioni sociali dell'ANUEE come nel suo radicamento a livello di quartiere.

Sono elementi su cui porre l'accento, perché mostrano sia un modo di costruire comunità tramite la mobilitazione sociale, sia nuove forme di lotta derivanti non da una situazione di emergenza lavorativa, o non solo da questa, ma da altri luoghi sociali e organizzate attorno a rivendicazioni centrali, in difesa dei beni comuni. È opportuno segnalare come, in questo caso, la transizione da una lotta sindacale classica verso nuove modalità di lotta sociale si sia sviluppata abbastanza organicamente.

L'esordio dell'ANUEE risale a circa sette anni fa, quando scesa in piazza contro la privatizzazione dell'energia elettrica e per l'annullamento dei pesanti debiti provocati dai nuovi contatori dell'impresa elettrica privatizzata. Ma per comprendere il successo dell'Assemblea bisogna conoscere la precedente lotta con la quale è intimamente connessa, quella contro la privatizzazione dell'azienda pubblica Luz y Fuerza. Questa impresa, che dava lavoro a 44mila persone, tutte organizzate dal Sindacato Messicano degli Elettricisti (SME), venne cessata dal decreto presidenziale dell'11 ottobre 2009 per opera del governo neoliberista di Felipe Calderon.

Il documentario La Luz y la Fuerza racconta l'inizio di una privatizzazione militare per cui lo sgombero dei lavoratori fu portato a termine col dispiegamento della Polizia Federale e dell'Esercito. Questo fu solo l'inizio tragico e violento di una campagna di diffamazione e assedio mediatico nei confronti degli oltre 16mila lavoratori sindacalizzati che si lanciarono nella resistenza per cercare di fermare la cancellazione dei loro posti di lavoro.
Sei anni dopo l'estenuante mobilitazione, il sindacato degli elettricisti conquisterà una vittoria parziale con la creazione di una cooperativa, chiamata Fenix, con diritto di utilizzo di un parco elettrico per 30 anni.

Prima di arrivare a questo punto, il sindacato si era però visto obbligato a reinventare il suo modo di agire per uscire dall'accerchiamento repressivo e mediatico al quale era stato sottoposto dal governo. Questo reinventarsi assunse tre forme: da un lato il tentativo di creare un polo sindacale ampio attorno alla Nuova Centrale dei Lavoratori, con il chiaro obbiettivo di organizzare l'insieme del movimento sindacale indipendente e democratico esistente nel paese, così come di ottenere solidarietà oltre il settore degli elettricisti. La seconda forma di innovazione si materializzò nella costruzione di uno spazio politico finalizzato a strutturare la sinistra radicale ed i movimenti sociali nell'Organizzazione Politica del Popolo e dei Lavoratori. Infine la terza novità, forse la più originale e decisiva, fu la volontà di organizzare i consumatori dell'energia elettrica con un duplice obiettivo: raccogliere la solidarietà in difesa di un servizio pubblico di energia elettrica e annullare le fatture emesse dalla nuova impresa privatizzata, reclamando l'espropriazione e la rinazionalizzazione del settore energetico e la cancellazione della Riforma Energetica neoliberista approvata dal governo di Enrique Peña Nieto. 

100.000 famiglie organizzate

La ANUEE nasce da questo processo di lotta contro la cessazione forzata dell'azienda Luz y Fuerza; l'impulso è stato tale che, ancora oggi, l'assemblea è composta da oltre 100.000 famiglie ubicate principalmente a Città del Messico e nel vicino Stato del Messico, ma la presenza si estende anche agli stati di Morelos, Hidalgo, Chiapas e Tlaxcala. Il successo organizzativo dell'Assemblea è dunque tale che ora rappresenta un ampio fronte sociale, raccolto attorno a quattro grandi rivendicazioni che tengono insieme comunità di diversi quartieri, da quelli più umili come Netzahualcoyotl nello Stato del Messico, a quelli più agiati come Coyoacan a Città del Messico.Queste rivendicazioni che costruiscono identità, comunità e un orizzonte di speranza, consistono fondamentalmente nella richiesta di ristrutturare il debito energetico odioso e illegittimo; nella definizione di una “tariffa sociale giusta” per la luce; nel rendere costituzionalmente definito il diritto di accesso all'energia elettrica e nella rinazionalizzazione dell'industria elettrica.

La posizione di forza conquistata dall'ANUEE è stata tale che è riuscita, laddove esiste un comitato di quartiere ad essa collegata, a rendere effettivo lo sciopero del pagamento della bolletta, bloccando con azioni di resistenza civile pacifica le installazioni dei contatori elettrici e i tentativi di riscossione delle fatture da parte dei funzionari della Commissione Federale dell'Energia (CFE). Di fatto, il 23 maggio 2017, dalla sede della Segreteria del Governo è scaturito un accordo per annullare i debiti energetici, applicare una tariffa sociale giusta per l'energia elettrica e bloccare l'apparato repressivo che fino ad oggi ha portato a processo 22 attivisti dell'Assemblea.

Negli ultimi quattro mesi l'ANUEE ha sviluppato un'intensa attività mediante l'occupazione di installazioni della CFE e la convocazione di manifestazioni di fronte alla sede della Segreteria del Governo, mostrando così l'appoggio sociale e la forza di cui gode il movimento che è riuscito a convocare oltre 50.000 persone durante la fase chiave dei negoziati e a conquistare terreno nei confronti con governo.

Il caso dell'ANUEE è sintomatico delle nuove forma di antagonismo proprie dei nostri tempi. Un conflitto che si articola oltre lo spazio della fabbrica e che trova la sua sede in altre sfere della vita dove l'organizzazione collettiva può diventare comunitaria e popolare. Ciò non toglie il merito o la necessità del sindacalismo classico senza cui, di fatto, l'Assemblea non sarebbe stata possibile o, meglio, non avrebbe avuto tanto successo. Ma il sindacalismo del XXI secolo, come quello della PAH o questo dell'ANUEE, adotta nuove metodologie di lotta che, oltre a costruire nuovi soggetti sociali, mostrano l'emergere di un soggetto/popolo in modo forte e organizzato.

*Fonte articolo: https://www.elsaltodiario.com/mapas/el-sindicalismo-social-que-prende-en...
Traduzione a cura di Marco Pettenella